È psicosi pugnalatore della metropolitana a Parigi, in Francia. Un misterioso uomo avrebbe accoltellato e tentato di accoltellare diversi passeggeri della metropolitana. Le aggressioni sono avvenute in diverse stazioni. Il pugnalatore è attualmente ricercato dalla Polizia. Alle 21.15 di giovedì scorso, 19 gennaio 2017, un passeggero della metro è stato raggiunto da 3 coltellate sferrate da uno sconosciuto che, poi, si è dileguato nella stazione Riquet. L'aggredito è stato immediatamente soccorso dai vigili del fuoco e condotto in ospedale. Fortunatamente non è in pericolo di vita.

La gente ha paura di prendere la metro

Dopo l'aggressione delle 21.15 di giovedì scorso, sulla linea 7 della metropolitana parigina, il pugnalatore ha agito ancora. Alle 22.45, nei pressi della stazione Jacques Bonsergent, c'è stato un tentativo di accoltellamento. In questo caso non è rimasto ferito nessuno. Non è finita qui. Due persone, alle 00.50, hanno rivelato di essere state aggredite da uno sconosciuto. L'identikit corrisponde a quello dell'uomo delle precedenti aggressioni. Adesso, però, c'è tanta paura in Francia. La gente inizia a temere la metropolitana perché l'uomo misterioso potrebbe agire nuovamente. L'allerta terrorismo, in Francia, resta alta ma non si sa ancora se gli attacchi sulla metro delle ultime ore abbiano una matrice terroristica.

I poliziotti francesi stanno lavorando alacremente, in queste ore, per trovare il pugnalatore della metropolitana.

Le tre aggressioni sarebbero collegate

Gli agenti ritengono che le 3 aggressioni avvenute sulla metropolitana siano collegate. Non è stata fornita una descrizione completa del pugnalatore. La Procura di Parigi finora non ha rilasciato commenti.

Riguardo al primo accoltellamento (quello delle 21.15 di giovedì), un portavoce dell'autorità dei Trasporti parigina ha affermato che un uomo è stato ferito alla stazione Riquet.

In un periodo di allerta terrorismo, frequentare luoghi come stazioni della metropolitana e scali aeroportuali è decisamente rischioso. Moltissime persone però sono costrette a prendere i mezzi pubblici per recarsi al lavoro, sfidando quotidianamente l'insidia eversione.