A poco più di un mese dal terribile schianto avvenuto in Pakistan lo scorso dicembre, un'altra terrificante tragedia aerea bagna di sangue l'Asia. Un Aereo turco della compagnia Avia Cargo Turkish è precipitato in Kirghizistan nei pressi dell'Aeroporto internazionale di Manas, vicino alla capitale Bishkek, poco dopo la mezzanotte ora italiana. Il numero dei morti non è stato ancora confermato, ma sulla base delle prime notizie diffuse dal governo del Kirghizistan sembrerebbe che nel terrificante schianto siano decedute tra le 32 e le 37 persone.

Schianto aereo in Kirghizistan: il maltempo o un errore del pilota le cause della tragedia

L'aereo cargo era partito da Hong Kong in direzione Istanbul, schiantandosi nel piccolo stato confinante con la Cina mentre il pilota stava tentando di atterrare. Le autorità locali hanno immediatamente escluso la possibilità di un attentato terroristico e infatti, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero stati il maltempo e la fitta nebbia le cause della tragedia aerea. Resta viva l'ipotesi di un errore di manovra commesso dallo stesso pilota, come dichiarato anche dal vicepremier kirghizo. Saranno effettuate al più presto delle indagini che stabiliranno con precisione quale sia stata la causa dello schianto.

Vittime e distruzioni: morti 13 bambini, case rase al suolo

Il velivolo si è schiantato tra una quindicina di case del paese di Manas durante la fase di atterraggio, provocando la morte di numerose persone del posto che si trovavano nelle loro abitazioni. Il numero di vittime oscillerebbe tra le 32 e le 37. Un rappresentante del ministero delle Emergenze del Kirghizistan avrebbe confermato il primo numero e secondo un primo bilancio sarebbero morti 10 uomini, 9 donne e 13 bambini, a cui si aggiungono 12 feriti.

Tra i deceduti ci sono anche i quattro membri dell'equipaggio dell'aereo, di cui uno, inizialmente sopravvissuto, morto durante il trasporto ospedale. Non ci sono solo morti, ma anche danni e distruzioni. Le case di Manas colpite dal velivolo sono state rase al suolo, mentre altre sono state danneggiate o bruciate dalle fiamme.