Facebook è usato da milioni di persone, nel mondo, per lavoro e svago. Il social fondato da Mark Zuckerberg era molto apprezzato anche da Keiana Herndon, 26enne residente a El Dorado, in Arkansas (Usa). La ragazza usava Facebook per condividere momenti importanti della sua vita, informando amici e parenti sui suoi sogni e progetti. Sembra che Keiana avesse deciso di continuare gli studi e voleva darne contezza ai suoi amici mediante una diretta Facebook. Ebbene, mentre 3.400 amici osservavano quella diretta hanno assistito a un vero dramma.
La morte viaggia su Facebook
Keiana Herndon aveva scelto una diretta Facebook come modalità per informare tutti i suoi amici riguardo alla sua intenzione di continuare gli studi. La 26enne si era messa il figlio di un anno in braccio ed aveva iniziato a parlare; a un certo punto, però, si è sentita male ed è caduta per terra. La zia della ragazza, Barbara Johnson, si rammarica del fatto di non essere intervenuta in tempo. Il primo a soccorrere Keiana è stato un amico, che ha subito allertato gli operatori sanitari. La donna è stata trasportata in ospedale, ma i medici non sono stati in grado di salvarle la vita. Il decesso della Herndon è stato dovuto probabilmente a un arresto cardiaco. Sarà comunque l'autopsia a permettere di fare luce sulla vicenda.
Mary Morgan, la madre della 26enne, ha dichiarato che Keiana aveva problemi alla tiroide. Non si sa attualmente quante persone hanno visualizzato la diretta della giovane mamma.
Il filmato originale è stato rimosso da Facebook
I genitori della Herndon non avrebbero mai immaginato che la figlia sarebbe morta usando Facebook, un social da lei molto apprezzato.
Richard Herndon, papà della 26enne, ha confessato di non riuscire a guardare le immagini ritraenti gli ultimi minuti di vita della sua amata figlia. Chiaramente, il filmato originale è stato cancellato da Facebook.
La giovane americana era forse emozionata mentre annunciava ai suoi tanti amici di voler continuare a studiare. La madre di Keiana ipotizza che la figlia sia deceduta per un malore correlato ai suoi problemi di tiroide.