6 gennaio, Ravenna – Un 26 enne, titolare di permesso di soggiorno regolare, con validità di lungo periodo, rilasciatogli nel 2011 in seguito ad un matrimonio con una donna italiana con la quale non conviveva più, è stato espulso dall’Italia. Il provvedimento è stato firmato dal Ministro dell’Interno Marco Minniti.
Rinvenuti file contenenti propaganda jihadista
“Sono indeciso, non so se fare il bravo o mettere in atto una strage, ci devo pensare”, Così ha scritto il giovane tunisino di 26 anni, sul suo profilo Facebook. Il ragazzo di origini tunisine, residente a Ravenna, è stato espulso dall’Italia per “motivi di sicurezza dello Stato”.
A firmare il provvedimento è stato il Ministero dell’interno Marco Minniti, e questo è stato eseguito nella mattinata di giovedì scorso. Secondo le fonti, dopo il messaggio postato sul social network Facebook, che soprattutto in questo periodo di massima sicurezza ha destato non pochi sospetti, è stata eseguita un’approfondita perquisizione sia nei confronti del soggetto tunisino, sia nei confronti di tutti i dispositivi tecnologici da lui posseduti. Dopo un'attenta analisi effettuata principalmente sui mezzi di comunicazione, successivamente sequestrati dalle autorità giudiziarie, sono stati rinvenuti decine di file contenenti propaganda jihadista. Questi, dopo esser stati analizzati attentamente hanno confermato la deriva verso l’islam radicale del giovane tunisino.
Sempre sul profilo social del ragazzo, è stata notata dagli inquirenti una frase che ha attirato maggiormente l’attenzione: “Sei divina come una macchina degli sbirri che va a fuoco”, e questa ha spinto gli inquirenti ad indagare in maniera maggiormente approfondita su possibili attentati eseguiti o pianificati dal ragazzo.
Le indagini e l'allontanamento del soggetto
Grazie alle indagini avviate tempestivamente dai servizi di sicurezza e di prevenzione, è emerso che il giovane tunisino aveva stretto alcune amicizie definite “virtuali” con diversi islamisti ed in particolare con un uomo aspirante foreign fighter di origini tunisine, sottoposto a fermo giudiziario dalle autorità nel 2015, prima del suo allontanamento a Ravenna.
Dopo essere sparito dalla città italiana sembra che il foreign fighter abbia raggiunto la Siria, e secondo fonti certe tutt’ora starebbe scontando una pena per reati di terrorismo. Il giovane tunisino è stato allontanato da Ravenna ed immesso su un volo diretto a Tunisi, sua città natale.