Scene di pura violenza e panico per 25 operatori del centro di accoglienza di Cona, in provincia di Venezia. Sembrerebbe che a scatenare la rabbia e la successiva rivolta dei profughi all'interno del centro, sarebbe stata la morte di una donna di 25 anni, ospite della struttura ed arrivata in Italia già in condizioni di salute precarie.

Centro di accoglienza distrutto dai profughi

La notizia è stata resa pubblica da poco, ma la vicenda ha avuto inizio nel primo pomeriggio di ieri 2 gennaio, quando una donna di 25 anni, ospite immigrata del centro accoglienza di Cona, perde la vita.

La reazione dei profughi arriva immediata e scaturisce una vera e propria rivolta nel centro di accoglienza, appiccando il fuoco all'interno della struttura, incendiando dei bancali, e tenendo in ostaggio i 25 operatori presenti all'interno della struttura fino alla tarda serata.

Il terrore degli ostaggi, rinchiusi nei container fino a notte

Un gruppo composto da 25 persone che seguono e gestiscono le attività all'interno del campo profughi Veneziano. Ragazzi italiani, ma anche medici ed infermieri che si prendono cura dei richiedenti asilo destinati a Cona e che sono in continua crescita. Gli operatori, a seguito della rivolta avuta inizio ad ora di pranzo, si sono dovuti barricare all'interno dei container dove si svolge l'attività amministrativa del campo, temendo il peggio.

In ostaggio dei profughi fino alle ore 01.40 circa, orario in cui hanno ritrovato la libertà tirando un respiro di sollievo.

La 25enne ivoriana deceduta a Cona era in condizioni di salute precarie

La rivolta degli immigrati si è scatenata a seguito della morte di una ragazza ivoriana arrivata insieme con il fidanzato dalla Libia, attraverso un gommone sulle coste siciliane e destinata al centro del Veneziano.

Secondo le prime fonti acquisite, sembrerebbe infatti che la ragazza stava male da alcuni giorni e che presentava febbre alta e vomito. La 25enne è stata ritrovata deceduta in uno dei bagni della struttura ed ora la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per indagare sulla sua morte.