Angela Merkel è ormai da molto tempo al centro di una serie di campagne di disinformazione. Di cosa si sta parlando? Sono numerosi in pratica i siti internet che nell'ultimo periodo hanno diffuso notizie false, con l'intenzione di screditare, sia professionalmente che per la vita privata, la Cancelliera che si è candidata alle prossime elezioni politiche in Germania previste per la fine del 2017. E' stata virale, per alcuni giorni, la diffusione sia in lingua tedesca che in inglese notizie ed articoli che palesemente schierati contro la Merkel indicando contenuti falsi in grado di attirare l'attenzione di tantissimi lettori del web.

Si parla di una provenienza degli stessi da parte di gruppi di estrema destra che stanno cercando, con ogni arma possibile, di inquinare e deviare le prossime elezioni politiche. Le principali news false sono state redatte su argomenti come la crisi dei migranti o le politiche di accoglienza tedesche. Le condivisioni sono innumerevoli con Facebook a farla da padrone.

Quando una bufala prende potere e diventa virale

La tecnica adottata è già stata utilizzata in America a favore di Donald Trump, che ha prevalso sulla rivale Hillary Clinton grazie alle campagne contro che le sono state organizzate. Titolo ad effetto e una buona notizia bufala riescono cosi a trovare rapida diffusione e nel giro di poche ore la news raccoglie un profilo veritiero.

Nel caso della Mekel basta guardare da dove partono le prime condivisioni e si scopre che tali sono siti conducibili a soggetti di destra, come Junge Freiheit e Deutsche Wirtschafts Nachrichten che sono tra le principali fonti di news in Germania. Altro sito che ha dato il via alla diffusione è stato Anonymousnews.ru che nel giro di pochi giorni ha esteso la sua lettura a gran parte del mondo, attraverso ovviamente la diffusione di notizie fake. Le notizie che riguardano Angela vengono cosi prima diffuse in inglese e poi tradotte in lingua tedesca cosi da trovare il supporto di una fonte che all'apparenza appare attendibile. La potenza che ha oggi il web pensa al resto e cosi, nel giro di poche ore, la prossima candidata perde numeri consistenti di elettori.