Quando si affrontano argomenti delicati come quelli relativi agli alieni, c’è sempre molta cautela, per varie ragioni. Oltre ad esserci un sano scetticismo c’è anche chi, purtroppo, offende e attacca pesantemente, spesso in modo violento, chi è propenso a credere al fenomeno. Il problema principale è che tra teorie cospirative, documenti censurati, testimonianze di ex-membri di eserciti e governi, risulta esserci una gran confusione. La cosa si aggrava se consideriamo poi le false prove che vengono create appositamente per ottenere i classici 5 minuti di fama o per disinformare.

Una scoperta molto discussa che sta facendo il giro del mondo riguarda un team di ricercatori che ha affermato di aver trovato lo scheletro di una mano di un essere alieno.

Le analisi sulla presunta mano aliena

Lo scheletro della mano risulta essere molto più grande di una comune mano umana e con sole tre dita. I responsabili del ritrovamento hanno affermato di aver rinvenuto, non lontano dalla mano, anche un cranio allungato. La scoperta è stata fatta nei pressi di Cusco, Perú, anche se il luogo esatto resta sconosciuto. Brien Foerster si è offerto di effettuare le dovute analisi e dargli l’importanza che meritano, dato che potremmo essere di fronte a qualcosa di unico. Gli scettici però hanno immediatamente etichettato, senza ulteriori elementi, questa storia come una bufala.

Foerster ha fatto analizzare i resti a Cusco e i risultati sarebbero strabilianti: sembra infatti che si tratti di ossa umanoidi. Quindi stando alle dichiarazioni di Foerster, dalle analisi e i raggi x, risulterebbe trattarsi di resti biologici non umani. “Dopo essere stati analizzati ai raggi x, i medici hanno dichiarato che non si tratta di un essere umano, ma di una diversa forma di vita”, ha affermato il ricercatore.

È in programma un’analisi del DNA negli Stati Uniti nel 2017. Benché molti teschi allungati siano stati spiegati come qualcosa di artificiale che alcune tribù praticavano, non si spiega come molti dei teschi allungati ritrovati pesino di più ed abbiano un volume più grande di normali teschi umani.