Si apre una nuova pagina nella lotta al terrorismo e nella cronaca internazionale. Infatti le agenzie turche hanno rilanciato la notizia dell'arresto dell'autore della strage di Capodanno al Reina di Instanbul costata la vita a 39 persone. Si tratta dell'uzbeko Abdulkadir Masharipov, arrestato ieri notte nel quartiere di Esenyurt di Istanbul.
Le prime ricostruzioni dell'arresto
Abdulkadir Masharipov si sarebbe nascosto 3 giorni fa nell'abitazione in cui è stato arrestato nella periferia europea di Istanbul. Nell'alloggio sarebbe stata allestita una vera e propria base operativa della cellula dell'Isis.
Al momento sono state pubblicate alcune foto che ritraggono il volto del principale sospettato per la strage del Reina con ecchimosi e ferite e macchie di sangue sulla maglietta, ciò dimostra che l'arresto non è stata una operazione semplice e che il terrorista potrebbe aver lottato prima di essere catturato. Non è al momento chiaro tuttavia se ci sia stato anche uno scontro a fuoco. Il terrorista non era solo con lui sono state trovare altre tre persone anche loro militanti dell'ISIS. I 3 presunti complici sono stati trovati nella stessa casa dell'attentatore durante il blitz che ha portato al suo arresto.
Le agenzie riferiscono che Abdulkadir Masharipov è stato sottoposto a visite medico-sanitarie da un medico della polizia ed è stato successivamente trasportato sottoposto a severe misure di sorveglianza e sotto scorta in una caserma delle forze dell'ordine turche.
Solo pochi giorni fa era stata arrestata la moglie e si era sparsa la voce che con il killer si muovesse anche il figlio minore, un bambino di quattro anni poi ritrovato insieme a lui e che sembra sia rimasto illeso dopo il blitz della polizia.
L'arresto del terrorista rompe l'empasse delle indagini e l'imbarazzo del governo turco che inizialmente aveva trovato delle difficoltà a dirigere nella giusta direzioni le operazioni.
Siamo di fronte ad un primo passo per ridare giustizia alle vittime del vile attentato terroristico di Capodanno.
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