E' il tallone d'Achille dei pendolari giovani e vecchi che tutti i giorni si alzano la mattina per andare a prendere il treno e recarsi al loro posto di lavoro o di studio. Il prezzo del biglietto ha causato per anni polemiche e diatribe a causa dei continui rincari riguardanti sia i singoli viaggi che gli abbonamenti di vario genere e tipo. Finalmente si è scoperto perchè i biglietti costavano (e costano) sempre di più.
Un algoritmo tariffario sbagliato per dieci anni ha fatto pagare di più i biglietti del treno: cosa è successo
Un algoritmo tarifarrio errato ha fatto pagare per ben dieci anni fino al 33% in più rispetto al prezzo effettivamente corretto.
Il problema era nella formula matematica di base per arrivare alla esatta tariffazione. L'algoritmo era sbagliato perchè non considerava con esattezza la progressione dell'abbattimento tariffario inversamente proporzionale ai chilometri percorsi. In sostanza, invece di tariffare il biglietto secondo la regola 'più è lungo il viaggio meno paghi', è accaduto che il prezzo dei biglietti e degli abbonamenti è aumentato dal 13 al 20% rispetto a quello che si sarebbe ottenuto applicando la tariffa massima fra quelle che interessano una singola tratta regionale .
Trenitalia ammette l'errore: ora le associazioni dei pendolari chiedono il rimborso
A scoprire l'inghippo erano state le associazioni dei pendolari diverso tempo fa.
Queste avevano iniziato a protestare contro il rincaro del prezzo dei biglietti del treno, in particolare per le tariffe 'sovrareggionali', ovvero per quelle tratte che coinvolgono territori diversi e che anno prezzi autonomi di viaggio. Ora le associazioni si aspettano un rimborso e hanno intenzione di rivolgersi alle autorità giudiziarie affinchè già dal prossimo Aprile ci sia un nuovo riallineamento dei prezzi.
La decisione sui rimborsi spetta alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Gli enti locali dovranno concordarsi per mettere in equilibrio le tariffe territoriali con gli impegni economici presi nei contratti pluriennali stipulati con Trenitalia. Dal canto suo Trenitalia ha ammesso l'errore e ha promesso che si riunirà a breve per 'individuare una nuova formulazione del calcolo, che venga incontro alle istanze portate avanti da Assoutenti ma nel contempo preservi l'equilibrio economico dei Contratti di servizio', come riporta una fonte ufficiale proveniente dall'azienda di trasporti.