Lo slittamento al 31 dicembre 2017 all'entrata in vigore delle misure che limitano i servizi di noleggio con conducente: questo, in sintesi, il motivo che ha portato i tassisti e gli ambulanti a protestare contro il governo, con le manifestazioni che hanno raggiunto il loro apice di violenza nella giornata di ieri, caratterizzata da lanci di oggetti e cariche di alleggerimento della polizia. Da sette giorni, infatti, i Tassisti hanno spento i motori delle proprie auto, creando non poche difficoltà alla circolazione della Capitale, in attesa di un incontro risolutivo con il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, il quale si è detto disposto a ricercare una soluzione positiva in tal senso.

Oggi, finalmente, gli oltre venti sindacati che rappresentano i tassisti hanno raggiunto un accordo con il governo, che ha promesso di riesaminare almeno parte delle norme contenute nel cosiddetto "decreto Milleproroghe", il decreto legge promulgato annualmente dal Consiglio dei ministri per prorogare o risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell'anno in corso.

L'intesa di massima

L'accordo è stato trovato dopo un lungo confronto tra i rappresentanti dei sindacati dei tassisti e quelli del governo, capeggiati da Delrio. Vi è un impegno formale del governo per produrre rapidamente un nuovo decreto ministeriale, con regole riviste per il funzionamento di Uber e le NCC. Entro i prossimi trenta giorni verrà emanato un decreto per evitare di rinunciare all'approvazione del "decreto Milleproroghe", sul quale la Camera ha posto la fiducia proprio nella giornata di ieri.

Ancora non sono ben chiare le linee guida che caratterizzeranno questo nuovo decreto, ma sembra che il punto centrale sarà una lotta importante all'abusivismo; rimane comunque il fatto che i sindacati di categoria parteciperanno alle prossime riunioni finalizzate alla stesura definitiva del testo, proprio per evitare che possano sorgere nuove tensioni.

L'intesa, dunque, vede da un lato l'impegno del governo a regolare entro trenta giorni il settore del noleggio con conducente, dall'altro la ripresa immediata del servizio da parte dei tassisti.

I motivi della protesta

La norma che ha scatenato l'ira dei tassisti, che da giorni protestano con scioperi e manifestazioni, è un emendamento al "decreto Milleproroghe", firmato dai senatori del PD Linda Lanzillotta e Roberto Cociancich, che prevede di allungare di un anno circa il tempo che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha a disposizione per dar vita a un nuovo regolamento dei trasporti, con l'obiettivo specifico di puntellare un'area non regolata in cui operano i servizi di noleggio con conducente, prevalentemente Uber, accusati dai tassisti di fare loro concorrenza sleale.

I due senatori hanno spiegato che l'emendamento è stato ideato per garantire al ministero ulteriore tempo per giungere a una soluzione soddisfacente per entrambe le parti. Ma i tassisti non hanno gradito la giustificazione.