Intervistato dal quotidiano "Repubblica" l'avvocato Franco Ciullini, difensore di uno dei due commessi protagonisti della vicenda delle due questuanti rinchiuse nel gabbiotto delle merci difettate, chiede il reintegro dei dipendenti al loro posto di lavoro, e anticipa quella che probabilmente sarà la linea della difesa. L'avvocato sostiene di essere in possesso di altri filmati dai quali si evince che una della due donne aveva rapporti amichevoli con i due dipendenti lidl.
"Episodio non legato a razzismo"
Ciullini respinge al mittente le accuse di coloro che interpretano l'accaduto come una manifestazione di razzismo a sfondo razziale.
"Nel filmato non vengono pronunciate parole che possano inquadrare la vicenda in un episodio razzista" sostiene il legale. Quanto al video che ha scatenato il putiferio, l'avvocato definisce "un atto dovuto" la richiesta di rimozione dalla rete, e punta il dito contro chi lo ha reso pubblico: "i ragazzi lo avevano postato all'interno di un gruppo chiuso - spiega il legale, che prosegue - chi lo ha divulgato pubblicamente lo ha fatto in modo illecito".
L'avvocato cerca di alleggerire la posizione dei due dipendenti, definendo "una leggerezza" il loro comportamento, e si dice pronto a "chiamare a risponderne" chiunque provi di accostare l'episodio ad una matrice razziale. Pur affermando di non volere sminuire la portata dei fatti, secondo Ciullini le dure prese di posizione del sindacato, del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e altre personalità sono state "frettolose", senza analizzare a fondo la vicenda.
Quanto ai numerosi commenti ed espressioni razziste apparse sui social dopo la divulgazione del video, l'avvocato sottolinea come questo tipo di interpretazione e reazioni della gente non siano addebitabili al suo assistito e al suo collega.
Anche la donna minimizza la portata dei fatti
La donna Rom che nel video gridava disperatamente nei giorni seguenti all'episodio è tornata alla sua vita da questuante dinnanzi al supermercato. Intervistata da un giornalista ha affermato che nonostante si sia presa un grande spavento, considera come "uno scherzo" l'azione dei due commessi Lidl.