Si alzano sempre di più i toni e la polemica non accenna a diminuire. Mentre assicurano pieno sostegno Francesco Totti, Gianni Morandi, Fiorello ed il regista cinematografico Ferzan Özpetek. Sembrerebbe non trattarsi d'una semplice provocazione da accodare alla scia delle polemiche circa il significato ed il diritto ad una corretta informazione della carta stampata e del web, ma di un vero grido d'allarme ed un tentativo di mettere in discussione il fenomeno della disinformazione.

Dibattito

Il dibattito sul fenomeno della disinformazione e, quindi, manipolazione della notizia, susciterà sicuramente interesse come pure è prevedibile che sarà difficile accontentare tutte le parti in causa.

Importante, tuttavia, è non edificare la muraglia dello scontro sconfiggendo la dialettica della democrazia. La lodevole iniziativa della presidente della Camera Boldrini va nella giusta direzione se vengono coinvolti -fin da subito- i giovani. I quali sarebbero le prime vittime perché passano molte ore incollati allo smartphone ed al computer senza avere la possibilità di valutare e scartare le notizie spazzatura: seppure va subito precisato che riesce difficile pure per i professionisti dell'arte della menzogna e dell'imbroglio.

Fonti fuorvianti

Infatti, neppure il lettore più malizioso ha la capacità di scoprire le mezze verità che nascono dalle fonti fuorvianti. Dato che si farebbe ricorso, sempre più spesso, a tecniche ben precise e sperimentate nel tempo.

E la faccenda più incredibile sembrerebbe quella che nemmeno la parte buona dei media e le forze dell'ordine abbiano la totale portata per affrontare questo problema. Gli artisti della disinformazione hanno la capacità di inventare di sana pianta le notizie di cronaca ed in questo gioco soltanto i giocatori professionisti sono in grado di capire le regole.

Quarto potere deviato

La notizia pinocchio, la sua manipolazione e la campagna mediatica della disinformazione, nella loro efficacia, potrebbero mettere a rischio, per esempio, anche i forum pubblici, le lettere alle redazioni dei giornali, le chat su internet. Lasciando largo margine nelle mani d'una ristretta élite finanziaria per orientare il consumo dei propri prodotti.

Alternativa

Al giorno d'oggi, tuttavia, una vena di conforto arriva dagli editori indipendenti digitali che ospitano oltre ai giornalisti professionisti pure coloro che liberamente si mettono a confronto su una medesima notizia senza partigianeria e filtri ideologici.