L'esplosione nella centrale nucleare di Flamanville si è verificata questa mattina intorno alle 10. Secondo quanto riportato dalla testata giornalistica online Ouest-France, cinque persone sono rimaste intossicate. Non si è trattato di un vero e proprio incidente nucleare ma di un incidente tecnico.
Nessun rischio di contaminazione
L'esplosione è avvenuta nella centrale di Flamanville (di proprietà della Électricité de France). Nella centrale ci sono due reattori da 1300 megawatt. I reattori sono stati costruiti tra il 1986 e il 1987. Ora è in programma la costruzione di un terzo reattore.
Quest'ultimo, forse, sarà pronto nel 2018. L'esplosione di questa mattina è avvenuta in sala macchine. Fortunatamente l'incidente è avvenuto lontano dalla "zona nucleare" (dove il rischio di contaminazione è altissimo).
Olivier Marmion, il direttore di gabinetto del prefetto del Dipartimento della Manica, ha dichiarato: "Non si è trattato di un incidente nucleare, in quanto l'esplosione si è verificata lontano dalle zone nucleari, si è trattato di un significativo incidente tecnico".
Cinque persone, che al momento dell'esplosione si trovavano in sala macchine, sono rimaste leggermente intossicate dai fumi tossici. Le loro condizioni di salute non son gravi. La prefettura della zona ha inoltre tranquillizzato i cittadini: "Nessun rischio di contaminazione".
In seguito all'incidente, sono intervenuti subito i vigili del fuoco e le ambulanze.
Misure di precauzione
Dopo circa due ore dall'esplosione, verso mezzogiorno, i vigili del fuoco sono riusciti a domare quasi interamente l'incendio. Nel frattempo, uno dei reattori è stato spento. Le autorità transalpine hanno informato: "Per precauzione, abbiamo deciso di spegnere un reattore, per garantire una maggiore sicurezza".
In merito alla sicurezza delle centrali nucleari, già lo scorso novembre, il presidente dell’Authority di Parigi, Pierre-Franck Chevet aveva parlato della necessità di "ripensare" l’intera catena di controllo per rendere l’atomo più sicuro.