Di questi ultimi tempi non è sicuramente facile sentire una storia a lieto fine come quella che ha visto coinvolta Martina Camuffo, la 36enne veneziana che è riuscita ad ottenere un contratto di lavoro nonostante si trovi al nono mese di Gravidanza. Questa notizia ha fatto letteralmente il giro del mondo ed ha saputo portare con sé un messaggio di speranza, soprattutto ora dopo la morte del giovane Michele che si è arreso di fronte ad un sistema sbagliato. Se non fosse però, che solo poche ore dopo la pubblicazione da parte dei media dell'assunzione della ragazza, un'altra giovane donna, ex dipendente dell'azienda in questione, abbia avuto qualcosa da ridire in merito a questa faccenda.
Cosa è successo nell'azienda
Martina Cognolato, questo è il nome dell'ex dipendente della ditta Creative Way, dopo aver appreso la notizia ha deciso di sfogarsi sui social scrivendo quanto le risultasse ambigua tutta questa vicenda e lamentava il fatto che nessuno si fosse preoccupato di indagare sul passato della suddetta azienda. La donna ha rilasciato un'intervista ad Huffpost, nella quale ha dichiarato che durante il periodo in cui ha lavorato per l'azienda, dal 2012 al 2014, ha subìto insieme ad i suoi colleghi parecchie ingiustizie avvenute per mano dei propri datori di Lavoro. Stipendi che tardavano ad arrivare ed addirittura bugie riguardanti le erogazioni dei TFR, mentre il titolare postava sui social network foto di viaggi, auto ed orologi costosi.
Martina ha aggiunto di aver chiamato il suo ex titolare e che furiosa gli avrebbe chiesto il perché di tutto questo, che non sembrava essere altro che una manovra pubblicitaria. Fortunatamente la telefonata di sfogo sembra avere avuto effetto, in quanto una delle sue ex colleghe è stata contattata dall'azienda che le ha confermato che in breve tempo le avrebbe pagato tutti gli arretrati.
L'azienda dice che non è vero
Il Signor Schiavon è l'imprenditore che ha assunto la ragazza incinta e replica alle accuse della ex dipendente dicendo che è tutto falso. Afferma che con le persone che hanno chiuso i rapporti con l'azienda sono state risolte tutte le questioni in sospeso e che il fatto che abbiano assunto una persona, anche se incinta, è perché in lei hanno visto doti e capacità che vorrebbero valorizzare.