Habemus Stadium! Fumata bianca tra la sindaca della Capitale Virginia Raggi e i proponenti il progetto della AS Roma: il nuovo stadio si farà, e si farà a Tor di Valle. E’ questo il risultato dell’accordo arrivato tra la società giallorossa e il Comune. Intesa trovata sulla base di un progetto rivisto nei termini: “#UnoStadioFattoBene” come ha postato sui social Beppe Grillo ad accordo raggiunto.
Cubature dimezzate rispetto al piano iniziale e dunque nessuna colata selvaggia di cemento, come temevano i pentastellati più ortodossi contrari al nuovo stadio.
“Ci siamo riusciti. Abbiamo evitato il progetto monstre ereditato dalla precedente amministrazione. A Tor di Valle nascerà uno stadio moderno” ha commentato la sindaca. Soddisfazione da parte del dg giallorosso Mauro Baldissoni in rappresentanza della AS Roma: “Questo è un giorno storico, non solo per la Roma, ma anche per la città".
Le opere pubbliche
Dunque, tagli al progetto originario ma restano tutte le opere pubbliche previste, come il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, gli interventi sulla via del Mare e la riqualificazione del quartiere Tor di Valle, estrema periferia a sud della Capitale. Potranno invece essere fatte anche dopo l'apertura dell'impianto il ponte e la bretella che collegheranno lo stadio alla Roma-Fiumicino, in quanto opere non legate all'agibilità dell'impianto stesso.
“Abbiamo rivoluzionato il progetto dello stadio della Roma e lo abbiamo trasformato in una opportunità per Roma” scrive in lungo post su Facebook Virginia Raggi.
Il presidente della AS Roma James Pallotta ha affidato il suo primo pensiero ad una nota Ansa: “The next chapter begins” (“Comincia un nuovo capitolo”). Forza Roma”.
E in piazza del Campidoglio folla esultante dopo le tante polemiche dei giorni scorsi.
Dall’ospedale al vertice con la Roma, il lungo venerdì della Raggi
Il venerdì della prima cittadina di Roma era iniziato molto presto ed è passato anche per il pronto soccorso del San Filippo Neri causa un malore. Annullati alcuni impegni in agenda nella mattinata, a dispetto di chi già malignava di un “malore ad orologeria”, dopo gli accertamenti sanitari Virginia Raggi è stata dimessa, intorno alle 17.30 e circa un’ora dopo era in Campidoglio per il vertice con il club giallorosso, inizialmente fissato alle 16. A tarda sera la sindaca ha chiuso la lunga giornata con una battuta: “Adesso aiutatemi a fare lo stadio della Lazio”.