Tirato fuori da ogni accusa mossa nei suoi confronti da Veronica Panarello, resta col cuore infranto dal dolore e le "ossa rotte" il signor Andrea Stival, il nonno del piccolo Loris, tirato in ballo dalla nuora che ha indicato lui quale autore del delitto del bimbo commesso il 29 novembre del 2014 a Santa Croce Camerina, nel Ragusano. Andrea Stival ha parlato degli esiti della terribile vicenda che ha portato alla tragica morte del piccolo Loris e trascinato a fondo l'intera famiglia ora in frantumi.
Delitto Loris Stival, il dolore del nonno paterno a Quarto Grado
Andrea Stival rimane indagato ma la sua posizione dovrebbe essere archiviata, nel frattempo rimane in piedi il procedimento nei confronti di Veronica Panarello per calunnia nei confronti del suocero, ma non è contento per niente della condanna della donna. "No, non sono contento", ha detto ai microfoni di Quarto Grado su Rete 4 perché "alla fine ci sono rimaste a tutti le ossa rotte. Ci ha distrutto tutto,alla fine. Il mio grido resterà sempre quello di mio nipote Loris. Lui non ternerà più". Secondo quanto emerso dalle motivazioni della sentenza di condanna a 30 anni di carcere depositate nei giorni scorsi dal gup del tribunale di Ragusa Andrea Reale, Veronica avrebbe ucciso il bimbo per distruggere la sua famiglia.
Andrea Stival: non ho nulla da dire a Veronica, non c'è niente da dire
"Alla fine questo è il risultato", ha detto a Quarto Grado Andrea Stival. Il cronista incalza: "Lei vorrebbe dire qualcosa a Veronica?". "Io non ho nulla da dire, come sempre. Io non ho nulla da dire. Io mi richiudo nel mio dolore e basta. Non ho nulla da dire, completamente.
Perché non c'è niente da dire. C'è solo amarezza, tristezza, dolore. Dolore in primis. Sono molto sfiancato". Intanto, l'avvocato difensore di Veronica Panarello ha già preannunciato la ripresentazione di una richiesta di scarcerazione della donna (condannata per omicidio volontario e occultamento di cadavere aggravato dal rapporto di parentela) per la quale tornerà a chiedere gli arresti domiciliari o una misura cautelare meno afflittiva della detenzione carceraria. Inoltre, la difesa ha già annunciato ricorso in appello. Reggerà l'impianto accusatorio al secondo grado di giudizio? Il caso Loris Stival potrebbe non essere ancora chiuso.