L'ultimo viaggio, Fabiano Antoniani, conosciuto al grande pubblico come dj Fabo, 39 anni, l'ha fatto da 'fuorilegge'. 'Fuorilegge' in nome della dignità del vivere e del morire. Rimasto cieco e tetraplegico a seguito di un grave incidente automobilistico avuto tre anni fa, dopo inutili cure e terapie, dj Fabo voleva poter essere libero di scegliere fino alla fine, anche di morire. Così ieri, accompagnato dal radicale Marco Cappato, ha lasciato l'Italia dove l'eutanasia è illegale, per sottoporsi al suicidio assistito in una clinica svizzera. L'ultimo viaggio della sua vita per poter morire.
Fabo è morto, l'annuncio di Marco Cappato
A dare notizia della morte di Fabo, è stato Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni che si batte per le libertà civili e l'eutanasia legale, che aveva risposto all'appello dell'ex dj e ieri l'aveva accompagnato in Svizzera in una struttura dove si pratica l'eutanasia. Tale pratica in Italia è ancora illegale per i ritardi e i rinvii nella discussione alla Camera della proposta di legge. "Fabo è morto alle 11 e 40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un paese che non è il suo", ha twittato Marco Cappato.
Fabo è morto alle 11.40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo.
— Marco Cappato (@marcocappato) 27 febbraio 2017
Dj Fabo, la sua ultima testimonianza
"Sono finalmente arrivato in Svizzera e ci sono arrivato con le mie forze e non con l'aiuto del mio Stato.
Volevo ringraziare una persona, che ha potuto sollevarmi da questo inferno di dolore, di dolore, di dolore. Questa persona si chiama Marco Cappato e lo ringrazierò fino alla morte. Grazie Marco, grazie mille": questo l'ultimo messaggio audio di Fabo dalla Svizzera prima di ricevere il suicidio assistito. Unica possibilità da 'fuorilegge' per poter porre fine al suo calvario di chi viveva "immobilizzato in una lunga notte senza fine" come aveva fatto dire al posto suo per le difficoltà a parlare alla fidanzata Valeria, dopo tre anni di terapie di ogni genere che non avevano avuto esito.
Fino alla scelta di non volere più accanirsi, ma neanche di dover non vivere.
Eutanasia, una battaglia di civiltà
L'ultimo appello qualche giorno fa al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Fabiano Antoniani aveva chiesto che il Parlamento legiferi in tempi rapidi perché l'eutanasia diventi legale e sia consentito a ciascuno di scegliere fino alla fine.
Ma proprio l'altro giorno, la discussione alla Camera del ddl sul testamento biologico è stata rimandata perla terza volta. Cappato che ha accompagnato Fabiano Antoniani nel suo ultimo viaggio, ora rischia 12 anni di carcere, come ha ricordato Filomena Gallo, segretaria dell'associazione Luca Coscioni. In mancanza di una legge, in Italia molti malati devono 'emigrare' per poter avere una 'dolce morte': "pratica discriminatoria anche dal punto di vista del costo, ha ricordato Filomena Gallo, visto che richiede una spesa di circa 10 mila euro".