Un servizio della trasmissione "Le Iene" di qualche giorno fa ha fatto conoscere a tutti la triste storia del dj Fabiano Antoniani, detto Fabo. Fabo al momento è in Svizzera e si sta sottoponendo al protocollo previsto per l'eutanasia assistita.
Eutanasia, perchè Fabo ha chiesto insistentemente di poter morire, l'ultimo appello l'ha indirizzato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il ragazzo, da poco 40enne, era diventato cieco e tetraplegico per un grave incidente stradale. Prima del tragico incidente era un ragazzo vivace, pieno di vita, con la passione del cross e della musica.
Da allora ha vissuto immobile a letto, collegato a macchine per respirare ed alimentarsi e nel "nero più assoluto, una notte senza fine", come lui stesso descrive la sua condizione di cecità. La sua condizione ha reso impossibile per Fabo tollerare un'esistenza che lui non chiama vita, perchè la vita è quantificabile in termini di qualità e non di quantità.
Così ha deciso di morire, contro tutti gli ostacoli che la legge italiana pone al diritto all'eutanasia. Il ragazzo ha accusato i politici di non avere il coraggio di "metterci la faccia" dopo che il Parlamento aveva rinviato nuovamente la decisione sul Testamento Biologico pochi giorni fa. In queste ore Fabo sta incontrando i medici e gli psicologi che valuteranno la sua richiesta di eutanasia, mentre nel frattempo, se Fabo cambiasse idea, si annullerebbe tutta la procedura.
Il ragazzo è stato accompagnato nella clinica elvetica da Marco Cappato, dell'Associazione Luca Coscioni, che da anni si batte per la libertà di ricerca scientifica, l'uso di cellule staminali, la clonazione terapeutica e i diritti dei malati.
Il testamento biologico
Il testamento biologico, o biotestamento, oggetto di innumerevoli controversie legali e parlamentari, manifesta la propria volontà a proposito dei trattamenti sanitari utilizzati in caso che, per incidente o malattia, le condizioni di salute fossero precarie ed il soggetto non potesse più esprimersi.
E’ detto anche “Direttive Anticipate di Trattamento” (DAT).
E' un testo autografato con cui un individuo maggiorenne e lucido dichiara quali sono i trattamenti sanitari accetterebbe e quali invece rifiuterebbe in caso di aggravamento delle condizioni di salute e se non fosse più in grado di intendere e di volere. Ancora oggi in Italia non c'è una normativa che regoli il testamento biologico.