I carabinieri tornano a suscitare polemiche per presunti comportamenti non proprio consoni al ruolo che ricoprono. La Benemerita, tanto amata dagli italiani, ha rappresentanti non sempre onesti, corretti e solidali. Insomma, non sempre i carabinieri sono al servizio del cittadino, anzi lo angariano. Recentemente, sono finite sotto la lente d'ingrandimento della Procura di Massa Carrara circa trenta persone. Indagati anche vari militari che lavorano in diverse caserme della Lunigiana. Tali soggetti avrebbero violato più volte la legge in servizio.

Botte in caserma

Carabinieri contro i cittadini, non dalla loro parte. Vari militari sono indagati dalla Procura di Massa Carrara sono indagati per numerosi reati che sarebbero stati commessi in divisa, quindi durante l'orario lavorativo. A coordinare l'indagine sono il sostituto procuratore Alessia Iacopino e il procuratore capo Aldo Giubilaro. Questi ritengono che un extracomunitario sia stato fermato, portato in caserma e poi malmenato da vari carabinieri. Lo straniero, originario del Marocco, è stato condotto in ospedale dopo il pestaggio in caserma. I medici gli hanno diagnosticato ferite guaribili in pochi giorni. In Procura si pensa che l'episodio non sia isolato, anzi il turpe atteggiamento dei militari rappresenterebbe una consuetudine.

Non finisce qui. Per Giubilaro e Iacopino i carabinieri avrebbero falsificato i verbali stilati dopo gli interrogatori.

Il caso della prostituta violentata

In molte caserme dei carabinieri della Lunigiana si infrangerebbe la legge, secondo la Procura di Massa Carrara. I militari, secondo i magistrati requirenti, avrebbero anche violentato una prostituta. Questa sarebbe stata prelevata dalla strada e portata in caserma, luogo delle sevizie. Finora sono state perquisite sia le caserme che le case degli indagati, nonché sequestrati numerosi verbali. Secondo la Procura, la Lunigiana è diventata una terra dove la legge viene infranta in primis da coloro che dovrebbero farla rispettare, ovvero carabinieri e poliziotti. Intanto i militari indagati respingono le accuse. Prossimamente dovranno dimostrare che le affermazioni del marocchino sono false.