Sull'isola di Sulawesi in Indonesia, la polizia locale ha estratto il 26 marzo il cadavere di un ragazzo di 25 anni dallo stomaco di un pitone reticolato, la giovane vittima si era recata nei campi a lavorare. La famiglia non vedendolo tornare ha lanciato l'allarme e dopo qualche ora è stata fatta la macabra scoperta.

Il corpo del giovane estratto dal pitone

La vittima dell'attacco del rettile è Akbar Salubiro, contadino che viveva sull'isola con la famiglia. Aveva annunciato che si sarebbe diretto a lavorare nei campi dove si estrae l'olio di palma, non vedendolo tornare i parenti sono andati alla ricerca, facendo la scoperta terribile.

Vicino ai campi dove il ragazzo lavorava è stato rinvenuto un pitone lungo più di 7 metri, che si muoveva lentamente nell'atto di digerire il corpo.

I pitoni soffocano le loro vittime per poi ingerirli interi, la polizia e i familiari hanno pensato che il ragazzo fosse stato vittima del serpente perché si notavano le forme degli stivali nella pancia del rettile. Hanno proceduto quindi con l'abbattimento dell'esemplare e poi all'estrazione del cadavere del ragazzo dallo stomaco. Di seguito il video rilasciato (con immagini molto forti) dalle autorità e familiari.

Attacco insolito

I pitoni reticolati sono molto potenti, riescono a strangolare le vittime fino a causare loro un attacco cardiaco, per poi ingerirli poco alla volta e digerire la vittima in molti giorni.

Questi animali hanno una resistenza incredibile, possono infatti sopravvivere lunghi mesi senza cibo o con piccole quantità, nel momento in cui trovano una vittima che li soddisfa rilasciano i muscoli della mascella e dello stomaco per incamerare più cibo possibile, anche procurandosi la morte se la vittima è troppo grande per il proprio stomaco.

La scienza ci riporta altri eventi tragici come nel 2002 la morte di un bimbo in Sudafrica a opera di un serpente, anche se i pitoni reticolati non prediligono grandi prede e solitamente non attaccano l'uomo è il primo caso documentato così da vicino e diffuso tramite il web.