Una vera e propria scena da film quella avvenuta a Caserta, durante un servizio di Striscia la Notizia. Luca Abete, il noto inviato della popolare trasmissione, è stato letteralmente aggredito da un gruppo di extracomunitari, ambulanti, che lo hanno prima intimato e poi inseguito e picchiato davanti a diversi cittadini che hanno tentato invano di metterlo in salvo. Fortunatamente sia Abete che il cameraman sono riusciti a rifugiarsi in un bar vicino fino all’arrivo della polizia. Portati al pronto soccorso sono in via di accertamento le lesioni subite dai giornalisti.

Contraffazione e delinquenza

Il problema della contraffazione dei marchi noti e sempre più dilagante, sia da parte dei commercianti cinesi che da parte degli stessi italiani che immettono sul mercato parallelo merce contraffatta. La differenza è sottile e ha due diverse angolazioni; i cinesi arrivano perfino a farlo attraverso dei siti semi occulti, mentre alcuni italiani, al di fuori della legge, utilizzano gli extracomunitari per la distribuzione su tutto il territorio nazionale. Una delle zone di maggior contraffazione è proprio la zona del napoletano, dove proliferano fabbriche fantasma che lavorano a pieno ritmo per il mercato del falso, poi vendono la merce a centinaia di stranieri che abusivamente improvvisano bancarelle nei posti più impensati della penisola.

Il danno nei confronti dei grandi marchi c’è, ma se ragioniamo bene, il danno è relativo, perché tutti coloro che comprano su queste bancarelle o all’uscita dei supermercati, non vanno a togliere clienti alle grandi firme perché questi “clienti”, nella stragrande maggioranza dei casi, non comprerebbero mai questi capi costosi, piuttosto tolgono clienti al mercato dell’abbigliamento e della pelletteria in generale.

La troupe di Striscia aggredita a Caserta

Una persona che ha la possibilità di spendere 300 euro per comprarsi un capo d’abbigliamento firmato raramente andrebbe a comprarlo contraffatto su una bancarella. Nella maggior parte dei casi va tranquillamente in negozio, con tutta comodità a fare shopping, senza il rischio di portare un capo che qualcuno potrebbe sospettare che è un falso.

In Italia ormai è così; i “ricchi” vogliono comprare da “ricchi”, perché possono permetterselo, mentre i meno abbienti, che non possono certo spendere i 300 euro, si accontentano delle imitazioni. In buona sostanza il danno non viene fatto alle grandi firme ma al mercato in generale. Diverso è il fatto delinquenziale avvenuto a Caserta a Luca Abete e la sua troupe: in un paese civile, come dovrebbe essere l’Italia, essere aggrediti in quel modo, inseguiti e picchiati davanti a tutti, con telecamere spaccate, contusioni e lesioni è preoccupante, soprattutto perché tra qualche giorno, probabilmente, tutto tornerà come prima. Infatti lo scorso 15 dicembre la stessa troupe di Striscia la notizia era già stata a Caserta, nel medesimo mercatino del falso, e ritornando ha trovato la medesima situazione, allora se la storia si ripete la situazione è endemica e il sistema va cambiato in qualche modo.