Tornano a far discutere i test missilistici a largo delle coste della Corea del Nord voluti dal dittatore nordcoreano Kim Jong-un. Nelle ultime settimane, infatti, si sono svolti diversi test con missili di medio e lungo raggio che hanno terminato la loro corsa nelle acque del Mar del Giappone suscitando le proteste del paese nipponico, degli Usa e della Corea del Sud. Stamattina, però, qualcosa è andato storto e il razzo è esploso in volo a pochi secondi dal decollo. Secondo il Ministero della Difesa della Corea del Sud e il portavoce del Comando militare degli Stati Uniti nel Pacifico, il missile è partito da una base situata nei pressi di Wonsan, sulla costa orientale del paese.

Perchè un nuovo test?

Il test aveva lo scopo di provare un nuovo motore, più potente, sviluppato per aumentare la distanza di copertura del razzo. La notizia arriva a pochi giorni dall'incontro tra il segretario di Stato statunitense Rex Tillerson e il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping tenutosi domenica in cui però è stato volutamente evitato il tema dei test missilistici nordcoreani. Un nuovo e attesissimo incontro tra le due parti si terrà, con molta probabilità, in Florida il 6 e il 7 aprile. Se Obama propendeva per una politica di "pazienza strategica", la nuova amministrazione Trump opta per un piano più interventista e dopo un colloquio telefonico con il premier giapponese Shinzo Abe e con il presidente sudcoreano Hwang Kyo-Ahn ha fatto recapitare alla Corea del Sud il nuovo sistema antimissilistico made in Usa Thaad (Terminal High-Altitude Area Defense).

Tale mossa però non è di certo piaciuta alla Cina che guarda il Thaad come una minaccia alla sicurezza.

I test già effettuati

Nel 2016 la Corea del Nord ha spaventato tutto il mondo con due test nucleari (una bomba all'idrogeno e una bomba miniaturizzata) seguiti da numerosi test missilistici tra cui il lancio, a febbraio, di un satellite che usa la stessa tecnologia balistica dei missili intercontinentali.

A confermare il progetto riguardante i razzi e le tastate nucleari in grado di raggiungere persino le coste statunitensi è stato lo stesso Kim Jong-un durante il tradizionale discorso di fine anno, in cui ha dichiarato: “Abbiamo raggiunto la fase finale dello sviluppo del nuovo missile balistico intercontinentale. I nostri scienziati hanno compiuto enormi progressi nella ricerca e nello sviluppo di armi all’avanguardia che rafforzeranno le nostre capacità di difesa”.

Il leader nordcoreano, inoltre, ha aggiunto che i test nucleari andranno avanti fin quando gli Stati Uniti non cesseranno le varie esercitazioni militari con la Corea del Sud. Dopo il test nucleare di settembre, il consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato durissime sanzioni alla Corea del Nord tagliando i canali finanziari del paese, impedendo il flusso di armi e materie prime necessarie alla produzione nucleare e ispezionando tutti i cargo sia in entrata che in uscita.