Una vera e propria banda che secondo la Polizia “lavorava” soprattutto nel centro Sardegna, con preferenze per Orgosolo, Mamoiada e Nuoro organizzando – si legge nelle carte – furti, rapine ma anche il mercato dello spaccio e del traffico di sostanze stupefacenti. Il gruppo non disdegnava nemmeno nel commerciare e utilizzare vere e proprie armi da guerra. In manette sono finite quattro persone: Francesco Mischera, 25enne di Orgosolo, volto conosciuto alle Forze dell’Ordine con diversi precedenti alle spalle. Gavino Carta, 22 anni, anche lui di Orgosolo, già conosciuto dalla giustizia per reati legati alla droga e contro il patrimonio.
Simone Musina, 22 anni, di Mamoiada, che già si trova nel carcere di “Badu ‘e Carros”, a Nuoro, detenuto per detenzione illegale di armi da guerra e per finire Pasquale Buffa, 25enne di Orgosolo, che ha precedenti penali per rapina.
L'autista
Agli arresti domiciliari è invece finito Franco Procheri, 50enne di Nuoro, incensurato che – secondo gli investigatori della Polizia sarebbe uno dei complici. L’uomo infatti – dipendente di una ditta di distribuzione di tabacchi – sarebbe stato l’autista del furgone portavalori rapinato per ben tre volte nella zona di Orgosolo nel giro di tre anni, dal 2013 al 2016. L’ex autista si dovrà difendere dalle pesanti accuse di peculato, furto e rapina. Gli altri quattro arrestati dovranno invece rispondere davanti ai giudici di diversi reati che vanno dallo spaccio di marijuana e cocaina, passando per il furto di auto e moto e finendo con la detenzione e il porto abusivo di armi.
Anche da guerra. Un altro uomo è ricercato dalle forze di Polizia.
Rapina simulata
Uno degli arrestati, Gavino Carta – insieme all’uomo ricercato e a Porcheri – avrebbe fatto parte del gruppo accusato di aver simulato una rapina ad un furgone portavalori sulla strada Provinciale che da Orgosolo porta a Nuoro, nel maggio del 2016. In quell’occasione sarebbero state portate via sigarette per un valore di 16 mila euro. Nella stessa inchiesta sono stati contestati altri reati anche a Francesco Tandeddu, 25 anni (obbligo di dimora), accusato di favoreggiamento. Antonello Marini, di anni 29, che secondo gli inquirenti sarebbe stato coinvolto nella simulazione della rapina al portavalori e Giuseppe Biscu, 55 anni, che dovrà difendersi dall’accusa di porto di armi da guerra.
La conferenza
“Le indagini sono durate più di un anno – hanno spiegato oggi durante una conferenza stampa, il capo della Squadra Mobile di Nuoro, Paolo Guiso e il commissario di Orgosolo, Giampiero Putzu – e durante i numerosi appostamenti i nostri agenti hanno scoperto che una parte dell’attività di spaccio veniva svolta in alcuni casi da minorenni, anche 13enni, che venivano utilizzati come veri e propri corrieri della droga. Durante le indagini è stata anche sequestrata un’intera piantagione di marijuana composta da oltre 60 piante e anche numerose armi come pistole e Kalashnikov che venivano vendute illegalmente nel mercato nero.