Christian Whiteley-Mason è un affermato manager dell'assistenza domiciliare di Barnsley, in Inghilterra. Tuttavia, una delle prove più difficili che la vita le ha riservato riguarda proprio il conseguimento della patente di guida. Un calvario durato venticinque lunghissimi anni. Era il lontano 1992, quando un Christian diciassettenne si presentava per la prima volta agli esami. Certo, non poteva sapere che quella sarebbe stata solo la prima delle trentatré bocciature inflitte dagli ispettori. Ci ha provato per undici anni di fila, e niente, addirittura tutti i quattordici istruttori che lo hanno seguito gli suggerivano di lasciar perdere, di pensare ad altro.

“Ne avevo abbastanza”

Nel 2003, in seguito all'ennesima delusione Whiteley-Mason aveva deciso di smettere e di non provarci più. -”Sei un potenziale incidente”- continuava a ripetere suo marito Darren. In effetti, anche lui aveva perso ogni speranza.

Superati i 40 anni, e a causa dei continui spostamenti, Christian ci ripensa. Dopo aver fatto i conti sui denari spesi in taxi e tutte le volte che è stato costretto a chiedere un passaggio torna a iscriversi in autoscuola. Do solito si dice che la “necessità faccia virtù”, ed è proprio quello che ha pensato. E nonostante le rissate di amici e parenti si sentiva pronto per prendere la patente.

Il giorno della svolta

I nuovi esami europei sono molto più complessi rispetto a quelli di venticinque anni fa: teoria, percezione del pericolo, test e prove di guida.

Tuttavia, e con tanto di preghiera giornaliera, Christian Whiteley-Mason li ha superati tutti egregiamente. -”Una vittoria che mi cambiato la vita”- afferma orgoglioso il 42enne di South Yorkshire. E così, dopo aver spesso oltre 10mila sterline e 33 bocciature in 25 anni, il neopatentato ha festeggiato assieme ai diciassettenni.

Ora, sente la convinzione di aver fatto tutto nella vita, e ha persino acquistato una Smart di seconda mano chiamata Percy. Con la quale si reca quotidianamente al lavoro senza attendere nessuno né chiedere favori.