È il 23 marzo 2017 a torino e una coppia di omosessuali si sono visti negare la possibilità di poter prendere in affitto una casa perchè, secondo la proprietaria, non rientrano nei canoni della famiglia tradizionale. I due ragazzi protagonisti della vicenda si sono sfogati su Facebook: "La discriminazione non è un concetto astratto", sono queste le parole che hanno utilizzato per definire il vergognoso episodio. Ma è mai possibile che in una società "moderna" avvengano fatti del genere? Ebbene sì in quanto la coppia, poco tempo prima, aveva già ottenuto un altro rifiuto per lo stesso motivo .

L'indignazione del web

La notizia ha fatto il giro del web suscitando indignazione e sgomento tra i commenti. Quella italiana dovrebbe essere una società che abbraccia il progresso, che sta al passo con i tempi, ma a quanto pare le parole sono tante e i fatti ben pochi. Nella vita di tutti giorni, i diritti di alcune persone vengono calpestati. C'è ancora chi pensa che gli omosessuali non meritino di vivere un'esistenza tranquilla e quindi senza dover affrontare episodi così ridicoli e poco umani.

La sindaca risponde

Chiara Appendino si fa sentire e dice la sua sulla vicenda: 'Nel 2017 c'è ancora chi considera gli omosessuali strani, di serie B. Tutti in difesa dei diritti che, indipendentemente dal nostro orientamento sessuale, ci dovrebbero essere concessi senza se e senza ma.

In un mondo pieno di esseri umani tutti differenti tra loro e tutti con diverse inclinazioni, episodi come questi stonano in maniera eccessiva. Ognuno dovrebbe essere libero di vivere la propria vita come meglio crede senza essere discriminato per questo. Si dovrebbero leggere notizie ben diverse da questa, si spera che al più presto Simone e Michele possano coronare il sogno di vivere la loro vita in una casa che magari sarà il posto in cui costruiranno la loro famiglia e in cui potranno essere felici di non leggere più notizie così tristi'. Per ora possiamo solo sperare i due giovani incontrino persone più aperte e senza questi assurdi pregiudizi.