Striscia la Notizia, tg satirico da anni in prima linea contro i soprusi, le violazioni, le violenze, le falsità e le soperchierie, non è certamente apprezzato da chi vive nell'illegalità e sfrutta il prossimo. Gli inviati del celebre tg lavorano alacremente, mettendo spesso a rischio la loro incolumità, per portare alla luce storie aberranti che, altrimenti, resterebbero 'insabbiate'. Recentemente, l'inviato Luca Abete ha rischiato grosso a Caserta, durante un servizio sugli immigrati che vendono merce contraffatta a piazza Pitesti.

Telecamera rotta con i bastoni

Ieri, 13 marzo 2017, Striscia la Notizia ha trasmesso il filmato che mostra l'aggressione subita da Luca Abete e la troupe a Caserta, durante un servizio a piazza Pitesti. Diversi commercianti abusivi hanno dapprima rotto la telecamera a suon di bastonate; poi hanno assalito gli operatori e inseguito Abete. Questo si è messo a correre, cercando di nascondersi in un bar, ma è finito per terra ed è stato preso a calci dagli abusivi. Alla scena hanno assistito varie persone che, in un primo momento, si erano schierate dalla parte di Striscia, tentando di far desistere i facinorosi. Sul posto sono arrivati immediatamente i poliziotti ma del branco non c'era più neanche l'ombra.

Abete è stato portato all'ospedale in ambulanza, scortata dalle auto della Polizia. I medici, in queste ore, stanno visitando attentamente l'inviato di Striscia la Notizia. Secondo le ultime informazioni, Luca avrebbe riportato numerose ferite ed ecchimosi su tutto il corpo.

Piazza Pitesti è piena di merce contraffatta

L'unica colpa di Luca Abete è stata quella di recarsi a piazza Pitesti, a Caserta, e riallacciarsi a un servizio fatto l'anno scorso, incentrato sui beni contraffatti venduti dagli immigrati abusivi.

Sembra che la piazza casertana sia letteralmente invasa da soggetti che cercano di lucrare violando la legge. In queste ore, sul web, sono stati postati molti messaggi di solidarietà ad Abete. Questo, comunque, si sta riprendendo. La paura è passata e già stamattina è tornato a scrivere su Facebook, ovviamente dalla camera dell'ospedale.