Non sarebbe stato un 'selfie estremo' la causa della tragedia avvenuta mercoledì scorso a Soverato, in provincia di Catanzaro. Un tredicenne è salito sui binari ed è stato travolto da un treno. Con lui c'erano alcuni amici. Uno di essi ha detto che il giovane non stava scattando nessun selfie. Gli inquirenti, comunque, non escludono nessuna ipotesi. L'amico della vittima ha dichiarato che erano saliti sui binari per iniziare un percorso più rapido. Una vicenda su cui, attualmente, ci sono più ombre che luci. Gli investigatori, prossimamente, setacceranno il telefonino del tredicenne con la speranza di trovare qualche elemento utile alla ricostruzione della dinamica dell'incidente.

Qualche foto, ma non sui binari

Un treno passa e travolge un tredicenne sui binari. E' successo mercoledì scorso a Soverato. Inizialmente si ipotizzava che la tragedia fosse l'effetto di una bravata tra ragazzi, di un selfie particolare. Invece un amico della vittima ha smentito tutto. La vittima non avrebbe fatto autoscatti prima di morire. Il ragazzino e i suoi amici si erano recati in un centro commerciale e, al ritorno, avevano deciso di prendere una scorciatoia, salendo sui binari. L'amico della vittima ha affermato che, effettivamente, avevano scattato qualche foto ma non sui binari, e, soprattutto, non 'selfie estremi'. Il trio di ragazzini avrebbe visto un convoglio passare. Convinti che non ne passasse un altro, hanno attraversato i binari.

La scelta si è rivelata esiziale. E' andata peggio al tredicenne, letteralmente falciato da un grosso treno.

I due tredicenni sono fuggiti dopo la tragedia

Quando hanno visto il loro amico per terra, sanguinante e senza sensi, i due ragazzini calabresi sono fuggiti, in preda al panico. Poi sono stati ritrovati dai carabinieri.

Difficile dimenticare quella scena. Adesso i piccoli sono nelle loro case, scossi e tristi per la morte del loro caro amico. A smentire l'ipotesi del 'selfie estremo' è stata anche Barbara Caccia, della Polfer, sottolineando che i tre ragazzini avevano solamente cercato di prendere una scorciatoia per giungere prima nel centro di Soverato.