L'adrenalina di scattare un selfie a pochi centimetri da un treno in corsa, dimostrare agli altri di essere il più coraggioso, quello che resiste di più su quei binari con la Morte alle spalle.
Ma stavolta il gioco assurdo di tre ragazzini di 13 anni è costato la vita a uno di loro, un giovane di Petrizi nel catanzarese, travolto e ucciso da un convoglio vicino alla stazione di Soverato in un tratto di ferrovia senza illuminazione, in aperta campagna.
L'incidente: prime dinamiche
Il tredicenne era con due coetanei quando intorno alle 17.30 di ieri l'Intercity Taranto-Reggio Calabria che viaggiava ad alta velocità è piombato su di loro, forse intenti a guardare i cellulari non si sono resi conti del rischio a cui andavano incontro.
Il ragazzo è stato sbalzato a decine di metri dal punto di impatto, i due amici sono invece riusciti a scansarsi ma presi dal panico sono scappati. Dopo diverse ore sono stati rintracciati dai Carabinieri, anche grazie alla drammatica testimonianza del macchinista del treno che in lacrime ha raccontato di aver visto distintamente i tre adolescenti sui binari. Quando sono arrivati i primi soccorsi i ragazzini si erano già dileguati, erano entrambi a casa illesi ma terrorizzati ora verranno ascoltati dagli inquirenti per ricostruire l'esatta dinamica della tragedia.
Selfie pericolosi
Su YouTube sono decine i video di giovanissimi che in sprezzo della vita giocano sul filo del rasoio per noia o per provare un brivido in più, per vantarsi con il loro piccolo pubblico sui social.
Giochi ritenuti innoqui finché non capitano fatalità come quella di ieri, nello stesso modo esattamente un anno fa ha perso la vita un sedicenne nella periferia di Napoli; faceva l'equilibrista sui binari, giocava con un amico voleva farsi un selfie ma un treno a 80 kilometri orari lo ha spazzato via. Nel 2016 si è rilevato un incremento di mortalità e incidentalità del +63%. Tra i comportamenti che causano più incidenti troviamo il classico attraversamento dei binari e l'invasione della linea ferrata.