Oggi è morto per sua scelta, in una clinica svizzera, il 53 toscano Davide Trentini. L'uomo era malato di sclerosi multipla e da tempo soffriva pene indicibili, tanto da aver dichiarato che la sua "non era una vita, ma una condanna a vita". La clinica svizzera scelta come ultima destinazione è la stessa che qualche mese fa fu raggiunta da Dj Fabo, il ragazzo ex Dj che ha risollevato l'annoso problema dell'eutanasia e della morte assistita. La morte di Davide è stata annunciata questa mattina dall'associazione Luca Coscioni, affiancato dai medici previsti dalla legge svizzera.

E' stato diffuso un video in cui Davide sorride e ringrazia per l'aiuto che gliè stato dato "per morire". Questa volta l'accompagnatrice è stata Mina Welby la moglie dell'uomo che per primo sollevò la questione del diritto alla morte, Piergiorgio Welby. Marco Cappato, il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, che aveva accompagnato in Svizzera Dj Fabo rischiando una denuncia ora è infatti indagato e saluto Davide scrivendo sui social "è stato un dovere aiutarti".

Una scelta condannata in Italia

La decisione di porre fine alla propria vita anche se si è malati e sofferenti non è ancora riconosciuta dalla legge del nostro paese. Da 11 anni ormai, dalla triste vicenda cioè di Welby, sono stati numerosi i "viaggi" in Svizzera di chi non vedeva approvata la propria richiesta qui in Italia.

Tanti sono i malati terminali che hanno prestato il loro volto e la loro storia per sostenere il diritto di morire con dignità. Non c'è ancora una legge che possa regolamentare "il fine vita", l'autodeterminazione del malato. Piergiorgio Welby, malato da anni di distrofia muscolare e costretto immobile a respirare per mezzo di una macchina, fu il primo attivista e co-presidente dell'Associazione Coscioni.

Welby invio' all'allora presidente Giorgio Napolitano una richiesta l'eutanasia, che fu respinta perchè ritenuta inammissibile. Welby fu costretto a chiedere al suo medico Mario Riccio di staccare il respiratore mentre era sedato e il medico per poco non venne incriminato con l'accusa di omicidio del consenziente. Dopo Welby ci furono le storie di Giovanni Nuvoli, malato di Sla di Alghero, che si lasciò morire di sete e di fame, di Eluana Englaro, la giovane in coma vegetativo da 17 anni, e di tanti altri fino a Fabiano Antoniani, che ha filmato insieme a Le Iene, gli ultimi giorni di vita e il viaggio nella clinica svizzera in compagnia di Marco Cappato.