PyongYang fa sapere oggi di essere pronta alla guerra e di voler cancellare gli Usa dalla faccia della Terra.

Il monito lanciato tramite un documento al vetriolo pubblicato sulle pagine del quotidiano ufficiale del Partito dei Lavoratori, Rodong Sinmun , viene giustificato come risposta all'atteggiamento Usa. Secondo PyongYang infatti Washington sarebbe pronta a distruggere il popolo coreano con un piano di guerra biochimico che porterebbe ad un disastro senza precedenti.

Secondo il regime nordcoreano le truppe americane stanziate nella Corea del sud avrebbero portato nell'area di Busan, attrezzature per mettere in atto il cosiddetto piano Jupiter (Jupiter Plan), un piano che servirebbe a lanciare un attacco biochimico dalla Corea del Sud verso la Corea del Nord, un piano dai risvolti biochimici che porterebbe alla distruzione totale del popolo coreano..

Per PyongYang l'America, impero di tutti i mali, non avrà vita facile se attaccherà la Corea del Nord, che si dichiara pronta alla guerra totale.

Le forze coreane sarebbero infatti in grado di affondare le portaerei americane a propulsione nucleare con un singolo attacco non appena entrassero nel territorio coreano.

A fianco delle portaerei americane ci sarebbero anche cacciatorpedinieri giapponesi in affiancamento nell'oceano Pacifico.

Nel frattempo la Cina insiste perchè vengano eliminate tutte le armi nucleari dalla penisola coreana e vengano riaperte le trattative del tavolo negoziale Sei fermo dal 2008.

Tramite il ministro degli Esteri Wang Li in visita in Grecia son arrivati richiami alla calma ed alla ripresa delle trattative tra le parti in gioco affinchè torni la tranquillità nella penisola coreana e si riprendano le trattavite in stallo per continuare l'opera di eliminazione di tutte le armi nucleari dal territorio coreano.

Nel frattempo un ex professore americano di origine coreana impegnato in programmi umanitari in Corea del Nord , è stato arrestato per cause sconosciute e sarebbe detenuto , diventando il terzo cittadino americano trattenuto in Corea del Nord.

Per ora nessuna risposta da Washington, che in mattinata aveva fatto sapere , che Trump avrebbe contattato il premier giapponese Shinzo Abe ed il premier cinese Xi Jinping, per fare il punto sulla situazione incandescente con la Corea del nord.

Il mondo resta in attesa sperando in una soluzione bonaria.