Per Giovanni Santi, 61enne stalliere e istruttore di equitazione, comincia tutto una mattina, con un invito a bere un caffè da parte di Camilla Cassina 29enne, sua datrice di lavoro, presso il suo ufficio. Una volta raggiunta la donna, questa gli mostra il servizio sul maltrattamento dei cavalli nel loro maneggio, mandato in onda da Striscia la Notizia su Canale 5, insinuando che a denunciare tale situazione fosse stato proprio lui, ma lo stalliere nega ogni addebito.

Aggredito con una mazza di legno

L'uomo si allontana dal locale, ma viene aggredito da Salvatore Carvelli, 63enne l'altro titolare del maneggio, che lo colpisce alla testa con una mazza facendogli perdere i sensi.

Il risveglio di Giovanni Santi è ancora più drammatico, quando scopre di trovarsi appeso a testa in giù con lancinanti dolori in tutte le parti del corpo.

Inoltre, vicino a lui si trova l'aggressore che lo minaccia scandendo continuamente queste parole "ti sbudello come un capretto". Lo sventurato passa in queste condizioni tre ore infernali di torture e sevizie, durante le quali il titolare del maneggio cerca anche di tagliargli le dite con le forbici.

"Prendiamo un escavatore e lo seppelliamo da qualche parte, la macchina la nascondiamo e poi le diamo fuoco", questa è la folle proposta fatta dall'aggressore all'altra titolare del maneggio.

Tre ore di torture, poi l'ospedale

Dopo le torture subire, lo sventurato stalliere viene tirato giù dalla titolare che lo conduce in ospedale.

Ma le minacce sono continuate anche fuori dalla struttura sanitaria, con i due titolari che insistevano per fargli firmare una carta e scagionarli da tutte le accuse.

Tutto questo fino a martedì mattina quando l'uomo e la donna sono stati arrestati dai Carabinieri con l’accusa di lesioni, sequestro di persona e tentata estorsione.

Ulteriori indagini sul maneggio hanno rivelato la presenza di uno strumento per somministrare scariche elettriche agli animali e numerosi farmaci scaduti. Inoltre gli investigatori credono che molte carcasse equine siano state smaltite illecitamente, tanto da avviarne le ricerche.