Si è spento a soli 59 anni il contrabbassista di Pino Daniele, anima del "neapolitan power", forza vitale del panorama musicale partenopeo. Tace per sempre il suo contrabbasso che ha suonato fino alla fine, fino a quando il terribile male non ha stroncato il musicista. Lo scorso settembre a Zurzolo era stato diagnosticato un tumore ai polmoni, ma l'artista ha continuato ad esibirsi finchè il male si è insinuato nel cervello e l'ha mandato in coma qualche giorno fa.Le sue condizioni allarmanti erano note da qualche giorno e già pochi minuti dopo la sua scomparsa, annunciata dalla moglie Valentina e dai figli Livia e Leandro, sono arrivati migliaia di messaggi di cordoglio..

La carriera

Il musicista aveva una formazione classica, aveva frequentato il conservatorio ma da subito si era appassionato alla rivoluzione musicale della Napoli degli anni 70. Aveva partecipato alla formazione delle prime band da giovanissimo: aveva solo 13 anni quando prese parte al gruppo "i Batracomiomachia" a cui appartenevano Enzo Avitabile e Pino Daniele, il futuro della musica napoletana che avrebbe fatto breccia in tutta Italia e nel mondo. Zurzolo è sempre stato un punto fisso della formazione di Pino Daniele; nel 1977 uscì "Terra Mia" che consacrò l'artista partenopeo. Il successo venne confermato con "Nero a Metà" album che confermò una prestigiosa formazione composta oltre che da Zurzolo e Daniele, da James Senese, Tullio De Piscopo, Tony Esposito e Joe Amoruso.

Nel 1981, quando Pino Daniele si esibì in uno storico concerto in Piazza del Plebiscito c'era anche lui, accolto ed osannato da 200.000 persone. Zurzolo ha collaborato da sempre con Pino Daniele ed ha partecipato ad album passati alla storia della musica come "Vai mò", "Ferry Boat" e "Medina". Era considerato uno dei migliori contrabbassisti viventi in Italia e nel mondo, aveva lavorato parecchio anche in Europa: oltre a collaborazioni con artisti italiano quali Mia Martini, Giorgia e Gaber annoverava esperienze musicali con giganti della musica jazz mondiale come Chet Baker, Don Cherry, e Billy Cobham.

Aveva inciso anche alcuni album da solista, il primo "Fuoriovado" nel 1990, nel 1994 "Rua catalana e 4 anni dopo "Alchimusa". Nel 2003 era uscito un suo progetto sperimentale, una via di mezzo tra musica jazz e da camera, intitolato "WunderKammer". tutto il mondo della musica piange oggi un grande artista; gli amici e colleghi Enzo Avitabile e James Senese lo hanno accompagnato negli ultimi istanti di vita e lo hanno ricordato pubblicamente sui social.