Tra marce e saluti romani, centinaia di militanti di Lealtà Azione e Casa Pound ieri pomeriggio si sono radunati al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano per commemorare i caduti della Repubbica di Salò ignorando il divieto di manifestazioni celebrative del fascismo all'interno del camposanto, disposto dal prefetto di Milano in accordo con il sindaco Giuseppe Sala in occasione delle celebrazioni del 25 aprile.

Casa Pound aggira il divieto

Prima del 25 aprile, l'Anpi, associazione nazionale di partigiani, di Milano con altre associazioni antifasciste di ha presentato un esposto al Prefetto, al Questore e un appello al sindaco, per chiedere di vietare la manifestazione 'nazifascista' che da qualche anno si svolge in parallelo il 25 aprile al Cimitero Maggiore di Milano, e invitando invece la cittadinanza a partecipare alla commemorazione antifascista recandosi al Campo della Gloria a portare un fiore ai partigiani sepolti.

E di fatti, quest'anno, la 'contromanifestazione' del 25 aprile non c'è stata. Ma i militanti di estrema destra hanno aggirato il divieto e 'beffato' le istituzioni organizzando una commemorazione clandestina al cimitero ieri. La nuova data è stata scelta perché anniversario di Carlo Borsani, sepolto al Campo X, del massacro di piazzale Loreto, e degli omicidi di militanti fascisti avvenuti negli anni '70 ad opera di antifascisti. Ad evento accaduto, sulla pagina Facebook del gruppo, Casa Pound Italia ha orgogliosamente rivendicato l'azione.

La 'beffa' di Milano

Marcia e saluto romano hanno contraddistinto l'iniziativa. Tra i commenti dei militanti di Casa Pound sulla pagina Facebook, c'è chi ha scritto: "Grandi grandi grandi, avete fatto fessi anche le guardie dello Stato".

Sul post di Casa Pound è scritto tra l'altro che con questo atto sono stati onorati i caduti della Repubblica sociale, alla faccia di 'vergognosi e infami divieti'. I militanti hanno definito come inutili e ignobili le polemiche sollevate dall'Anpi e dal sindaco.

Un'altra analoga manifestazione clandestina è stata organizzata al cimitero di Cremona dove, a dispetto del divieto del sindaco, del prefetto e del vescovo, è stato commemorato con tanto di saluto romano Roberto Farinacci che è lì sepolto.

La condanna del sindaco Sala

Immediata è stata la condanna del sindaco di Milano, Giuseppe Sala che ha auspicato l'intervento delle autorità competenti affinché siano fatte rispettare la Costituzione e le leggi. Il sindaco ha inoltre chiesto a tutte le forze presenti in consiglio comunale una ferma condanna della manifestazione.