In questi giorni di tensione internazionale, dovuti all'inasprimento delle relazioni tra Stati Uniti e Russia a seguito della vicenda delle armi chimiche in Siria e l'escalation delle minacce con la Corea del Nord, il Pentagono ha utilizzato per la prima volta la "super bomba" moab, acronimo inglese di "mather of all bombs", la "madre di tutte le bombe". Realizzata nel 2003, durante il conflitto in Iraq e testata in Florida, fino ad oggi non era mai stata usata nei teatri di guerra. Obiettivo degli Usa la distruzione di alcuni tunnel utilizzati dagli jihadisti nella zona di Achin, nella provincia afghana di Nangarhar.
Le caratteristiche della Moab
La super bomba americana pesa 10 tonnellate e ciascun ordigno ha un costo di 14,6 milioni di dollari. Per lanciarla a causa del notevole peso non è possibile utilizzare i normali cacciabombardieri, bensì un più robusto MC-130 Combat Talon, che ha sganciato l'ordigno mediante un apposito carrello. Dotata di un sistema di guida satellitare Gps, il potente ordigno è progettato per esplodere poco prima di toccare terra, in modo da sprigionare tutto il potenziale senza essere attutita dal terreno. Il raggio della deflagrazione è di circa 150 metri, entro il quale viene distrutta qualsiasi cosa, compresi eventuali bunker sotterranei. Inoltre la Moab provoca una potente onda d'urto capace di provocare distruzione per centinaia di metri.
Trump mostra i muscoli?
Su internet da anni sono presenti video che mostrano la detonazione del potente ordigno, testato nelle acque a largo della Florida. L'aereo che ha sganciato la bomba si era sollevato in volo dalla base aerea di Eglin. Nonostante le riprese della deflagrazione siano state effettuate da notevole distanza, e che l'assenza di punti di riferimento renda difficile farsi un'idea dell'entità dell'esplosione, le immagini sono impressionanti, cosi come lo è l'imponente colonna di fumo sollevata dall'esplosione della bomba da 10mila kg.
L'alto costo della bomba
Nel 2009 il Pentagono si è voluto dotare di quattro esemplari di questo ordigno, corrispondendo la cifra di 58,4 milioni di dollari, 14,6 milioni per ciascuna. La spesa comprendeva anche i test necessari, e alcune modifiche per rendere possibile il loro trasporto mediante i bombardieri B2 Stealth, i tecnologici jet invisibili ai radar.
L'uso del potente ordigno è una manovra di Trump per mostrare i muscoli al mondo, in un momento di forte tensione con Siria e Corea del Nord? Difficile dirlo, ma è evidente che si stia tornando ad un clima da guerra fredda.