Si torna a parlare dell'omicidio di Trifone e Teresa. Le ultime notizie riguardano il processo in corso, con Giosuè Ruotolo come imputato. Ruotolo, ex collega di Trifone, è l'unico sospettato dell'omicidio, avvenuto a Pordenone il 17 marzo 2015. Si è svolta una nuova udienza, incentrata sull'esame del giovane, iniziato il 31 marzo. Si cerca di capirne di più, in particolare, sui messaggi che un profilo anonimo avrebbe inviato su Facebook a Teresa, tra il 26 giugno e la metà del mese successivo. Proprio Ruotolo aveva ammesso in una precedente udienza di averli scritti lui.

Giosuè Ruotolo ha specificato di non aver sparato a Teresa Costanza e Trifone Ragone, rispondendo ad una domanda precisa dell'avvocato Daniele Fabrizi: "Ha sparato lei a Teresa e Trifone?". Ruotolo ha detto: "Ma sta scherzando, avvocato? Assolutamente no". E ha aggiunto di non sapere chi sia stato e che altrimenti lo avrebbe detto.

"Non ho detto a nessuno che ero stato lì"

L'imputato ha anche spiegato il motivo per il quale non avrebbe detto a nessuno, in un primo momento, di essere andato in palestra e di essersi fermato nel parcheggio in cui furono uccisi i due giovani. Ruotolo ha specificato: "Non ho detto a nessuno che ero stato lì perché non avevo visto nulla". In particolare il ragazzo non avrebbe parlato di questo inizialmente né ai coinquilini né agli inquirenti.

Il presunto debito

Ruotolo ha parlato durante l'udienza anche del presunto debito che Trifone avrebbe avuto con lui. Si era discusso tanto di un'ipotesi, secondo la quale Ruotolo avrebbe chiesto alla madre di Ragone dei soldi, quando andò a fare le condoglianze ai genitori. L'imputato ha specificato di rispettare il dolore di tutti e ha escluso categoricamente che si sia verificata questa vicenda.

Ruotolo ha spiegato di avere una certa educazione e che non avrebbe fatto questo per nulla al mondo. Era stata proprio la madre di Trifone a riferire, nel corso della sua testimonianza in aula, questo particolare, che adesso è stato smentito proprio da Ruotolo.

"Ho cambiato palestra"

Il giovane ha risposto alle domande del PM anche in relazione alla frequentazione della palestra successivamente al caso di Trifone e Teresa.

Ruotolo ha detto di non essere più andato in palestra perché sua madre, dopo aver appreso dell'omicidio dei due giovani a Pordenone, gli avrebbe detto di non andarci. Per questo, ha detto Ruotolo, si è messo nei suoi panni e ha deciso di cambiare palestra.