Quella tragica notte di aprile un Iceberg alla deriva aveva infranto il sonno di molti passeggeri del Titanic. Che dire se uno di questi enormi blocchi di ghiaccio apparisse dietro casa nostra? Una di quelle cose che ti aspetti. E che forse non hanno mai pensato neanche i cittadini del piccolo villaggio canadese di Ferryland, quando il gigantesco ammasso si è presentato dinanzi alle loro abitazioni sulla costa della regione dell'isola di Terranova. Secondo il racconto del fotografo Jody Martin, la formazione di ghiaccio sarebbe apparsa all'orizzonte già la scorsa settimana, svelando la propria ingombrante bellezza e mandando letteralmente in tilt il tranquillo e soleggiato paesino soltanto la domenica di Pasqua.

Tutti corrono verso Ferryland

La presenza di centinaia di iceberg nella zona non è una novità, ma quello che si è presentato a circa un'ora a sud di St John', sulla costa orientale di Newfoundland sarebbe classificato come 'grande' dal Servizio Canadese dei Ghiacci. Per gli esperti questo significherebbe un'altezza di circa 80 metri e di una lunghezza intorno ai 550 metri. Niente male. In effetti, curiosi, esperti, fotografi e giornalisti si sono accodati pazientemente lungo la strada che porta a Ferryland con un unico obiettivo, godersi e immortalare l'iceberg.

Tuttavia, la particolarità è che non si tratta di un semplice passaggio di enormi massi di ghiaccio che si staccano ogni anno dalla vicina Groenlandia e percorrono tuta la Baia di Buffin, ma il fatto che si sia incagliato nei bassi fondali.

La parola agli esperti

Il meteorologo Brandon Miller avrebbe rivelato all'emittente Cnn che la presenza di iceberg così vicino alla riva non rientrerebbe nei normali canoni, e che sicuramente è stato spinto da un anomalo vortice di correnti. Al riguardo, anche l'International Ice Patrol avrebbe comunicato la pericolosa presenza di oltre 650 iceberg che ostacolano in particolar modo le tradizionali linee di transatlantici.

Mentre l'esperto Paddy Wadden, si dice preoccupato sia per la grande quantità di massi che per l'intasamento del canale conosciuto come 'Iceberg Alley'. Una sorta di autostrada naturale formata dal convogliamento di correnti marine. Stesso parere poco confortante è stato espresso dalla soprintendente della guardia costiera canadese, Rebecca Acton-Bond. La quale invita alla riflessione e ad aprire un dialogo con le autorità competenti.