Le tensioni relative alle imminenti Elezioni presidenziali francesi vanno sempre più aumentando. Marine Le Pen, leader del partito nazionalista francese di estrema destra Front National, è stata vittima di diversi disordini al comizio politico tenutosi questa sera 17 aprile presso il teatro Zenith di Parigi. Aggressione al deputato Gard mentre si dirigeva all'entrata del teatro per presidiare l'evento, urla all'interno della platea durante il discorso della Le Pen con relativa irruzione sul palco della manifestante, e grido " Au Nom du Peuple" di una donna in mezzo al teatro per attirare l'attenzione: quando tutti i presenti si sono voltati verso di lei, la manifestante si è sbottonata la camicetta.
All'esterno invece i disordini anti Le Pen sono durati dalle 19 alle 21. I manifestanti hanno lanciato oggetti tra cui qualche molotov contro la polizia allo slogan "Tutto il mondo odia il Fn"; i militanti sono stati bloccati con il lancio di lacrimogeni. "La Francia ai francesi" è stata la risposta del partito politico Front National ai disordini scaturiti questa sera al comizio parigino.
I blitz della Polizia
L'intervento delle forze dell'ordine in tenuta anti sommossa è stato reso necessario dall'ingente presenza di manifestanti radunati da collettivi di sinistra presenti all'esterno dello Zenith. Tra questi un centinaio di persone ha aggredito Gilbert Collard, deputato di Front National. Il politico e sua moglie sono stati letteralmente assaliti al momento della discesa dalla loro autovettura all'entrata del teatro.
Botte, insulti e lancio di oggetti hanno colpito il deputato e la moglie, i quali sono stati trascinati all'interno dello Zenith dagli agenti in tenuta antisommossa accorsi sul luogo dell'assalto. Il secondo e terzo blitz sono invece avvenuti all'interno del teatro. Proprio mentre Marine Le Pen teneva il suo discorso, una donna ha improvvisamente iniziato ad urlare slogan anti Fn facendo irruzione sul palco per attirare la folla.
Fermata dalle forze dell'ordine, è stata trasportata all'esterno dello Zenith. "I militanti di estrema sinistra sono fuori di testa, attaccano l'unica donna candidata che difende le donne" è stata la risposta della Le Pen all'episodio di contestazione. Il secondo episodio di contrasto è avvenuto poco tempo dopo. Una militante presente fra la platea ha urlato improvvisamente la frase "In nome del Popolo" per attirare l'attenzione.
La platea rivolta verso di lei ha potuto osservare quindi il seno nudo della manifestante dove uno slogan anti Fn compariva ben marchiato. La donna, forse una Femen, è stata trasportata all'esterno della struttura.
Il discorso della Le Pen
La leader di Front National ha condotto il comizio sostenendo la propria volontà anti europeista, e scagliando la propria voce contro il problema migratorio che sta colpendo l'Eliseo. Di questo tema la leader aveva già trattato poco tempo fa, scagliando le proprie parole contro gli atteggiamenti e i discorsi tenuti dalla Chiesa di Roma a proposito dei migranti. "La Conferenza episcopale si impiccia a volte di quello che non la riguarda, dando istruzioni politiche.
Io non mi immischio di quello che il Papa dice ai fedeli, non penso che le religioni debbano dire ai francesi quello che devono votare" aveva sostenuto la Le Pen in un'intervista al quotidiano cattolico La Croix. Durante il comizio dello Zenith, la leader ha sostenuto che "i predicatori jihadisti devono essere espulsi e le moschee salafite devono essere chiuse" facendo riferimento agli sconvolgenti attentati terroristici avvenuti in Francia nell'ultimo periodo. Marine Le Pen ha posto fine alla campagna elettorale durante il comizio, sostenendo che "domenica la Francia rinasce o la Francia affonda". Il 23 aprile avranno infatti luogo in Francia le Elezioni Presidenziali per l'Eliseo e Marine Le Pen, candidata di leader del partito Front National di estrema destra, risulta essere in testa ai sondaggi.