Graziella Lentini è un'assistente sociale che lavora nella sede catanese del Consorzio Siciliano di Riabilitazione e pochi giorni fa ha vissuto una spiacevolissima disavventura che farà molta fatica a dimenticare. La donna aveva prenotato un tavolo in un ristorante pizzeria di Nicolosi, specificando chiaramente che 12 dei 20 coperti dovessero essere destinati a dei ragazzi che avrebbero avuto la sedia rotelle. Nonostante questo, una volta arrivato nel locale, il gruppo ha riscontrato che tutti i posti erano occupati da sedie e quando l'ha fatto notare al proprietario, l'uomo sgarbatamente ne ha fatte togliere solo alcune.

Graziella e gli altri, a quel punto, hanno ribadito la necessità di 12 posti liberi e che la sistemazione dovesse essere diversa, ossia non con tutti i ragazzi con la carrozzina da una parte e con gli operatori di fronte a loro, dato che alcuni avrebbero necessitato di essere imboccati. Davanti a questa semplice e naturale richiesta, l'uomo non ci ha visto più, e in maniera ancora meno educata ha sbottato in dialetto: "Le altre sedie non le faccio togliere, questo lo facesse a casa sua, non può comandare nella mia".

Cacciati solo perché disabili, ma la città è dalla loro parte

E non finisce qui, perché a quel punto il proprietario ha cacciato dal locale l'intero gruppo, rifiutandosi di servirlo.

Graziella e i suoi colleghi, chiaramente, sono rimasti pietrificati, ma per il bene dei ragazzi e per non far comprendere loro quanto di spiacevole stesse accadendo, hanno deciso di controllarsi e andarsene. Durante il viaggio di ritorno, però, i giovani hanno voluto sapere e ovviamente si sono molto offesi. Per fortuna, comunque, la serata è stata recuperata.

Archiviata con un po' di ironia l'assurda faccenda, infatti, il gruppo è stato accolto piacevolmente dalla pizzeria frequentata più abitualmente. E la cosa più importante è che quanto successo non è passato sotto silenzio, perché sul web è scattata un'opera di boicottaggio nei confronti dello scortese proprietario e il Codacons di Catania ha chiesto che la sua attività lavorativa venga sospesa e ha anche messo a disposizione i propri legali per una possibile causa da intentare contro di lui.

Anche il sindaco di Nicolosi, il signor Nino Borzì, ha espresso la propria solidarietà e il dispiacere a Graziella e ai suoi, annunciando che presto convocherà il Consiglio Comunale per discutere della situazione. Sicuramente tutto questo è molto positivo, considerato che la Lentini ha dichiarato che non è la prima volta che il suo gruppo subisce un simile trattamento in un locale pubblico. Del resto, purtroppo, accanto alle tante manifestazioni di sostegno, c'è anche chi sospetta che le accuse rivolte al gestore della pizzeria siano infondate e che ci siano chissà quali ragioni dietro al fatto che il nome del locale non sia stato divulgato. E Graziella di questo non si stupisce, perché sa quanto il dichiarare apertamente che esistano persone che si comportano in questo modo possa avere un effetto disturbante, facendo cadere una grande maschera di ipocrisia e pregiudizio.