C'è un nuovo killer che si aggira negli ospedali di New York e che finora ha già causato ben 17 decessi, su 44 individui infettati. il responsabile di un allarme che si sta ingigantendo ogni ora di più è un fungo potenzialmente letale, la Candida Auris, isolata per la prima volta nel 2009 in Giappone. Il fungo è molto resistente ed invasivo e si sta rapidamente diffondendo in tutto il globo. I primi casi di infezione sono per ora circoscritti ai nosocomi e cliniche, ma si è trovato anche in uffici e centri medici della metropoli statunitense. Il fungo è stato isolato 8 anni fa dall'orecchio di un paziente giapponese e da allora si è diffuso in tutto il mondo; negli Stati Uniti è stato segnalato 4 anni fa mentre in Gran Bretagna è stata registrata una piccola epidemia da C.

Auris risalente a qualche mese fa. I luoghi più a rischio sono gli ospedali che sono stati invitati a vigilare dal momento che il fungo resiste a quasi tutti gli antimicotici e quindi si rivela spesso fatale. I primi casi segnalati alcuni giorni fa hanno confermato la minaccia dell'agente patogeno: sono deceduti 4 individui su 7 attaccati dal fungo. i pazienti deceduti però erano ricoverati per gravi patologie, per cui la Candida ha provocato infezioni che hanno aggravato la situazione. Il fungo può diffondersi attraverso ulcere e ferite e partire anche da infezioni dell’orecchio.

I sintomi

Il contagio si manifesta con sitomi come sensazione di bruciore e difficolta' a deglutire. La sua azione è simile a quella dei super batteri, i "superbug" resistenti a tutti gli antibiotici, ed in effetti non risponde alle terapie con gli anti-funghicidi usuali quali fluconazolo e amfotericina B.

Inoltre è estremamente difficoltoso identificarlo con i test clinici, perchè viene spesso scambiato con la più comune Candida albicans. Anche gli antimicotici di ultima generazione, come le echinocandine, pare non abbiano contrastato in misura evidente il fungo che per questo è stato classifcato come altamente contagioso e causa di elevata mortalità in neonati ed anziani.

I maggiori fattori di rischio sono gli interventi chirurgici, l'uso massiccio di antibiotici e antifungini e l'adozione di cateteri venosi. Il super-fungo è subdolo anche per la facilità con cui colonizza ogni ambiente: è stato infatti riscontrata la sua presenza sui materassi e sulle testiere dei letti ospedalieri, sui comodini e in tutta la mobilia delle stanze, persino sui davanzali.