L'attrice e cantante cilena Pilar Olave stava vivendo un momento folgorante. Nell'ambito delle produzioni cinematografiche ad esempio, si era resa protagonista nei lungometraggi Blackwater, Monster & Me e Peccato Mortale. All'improvviso però, tutto è cambiato. Pilar e suo marito Jeff iniziavano ad accusare un certo disorientamento e persino profondi vuoti di memoria che iniziava a compromettere anche il lavoro dei giovani sposi.
Purtroppo, ad avere la peggio è stata proprio lei. Secondo quanto riferito dalla stessa attrice a diverse testate internazionali, da quei primissimi sintomi è passata rapidamente sia a persistenti dolori fisici che all'offuscamento e alla confusione mentale.
In effetti, cominciava a percepire una sorta di ipersensibilità a tutti i tipi di odori, e soprattutto di quelli chimici, i quali la costringevano a star a letto a causa del forte mal di testa e la nausea.
'Costantemente in affanno di ossigeno'
A peggiorare la situazione alquanto precaria della giovane attrice cilena è stato il collasso subito dal marito Jeff. E solo dopo l'intervento degli specialisti si è stabilito che il malore poteva essere stato causato da un agente inodore presente nell'aria. Nel frattempo, Pilar si sentiva sempre più debole e costretta a un graduale isolamento. Ogni cosa che toccava, annusava o persino assumeva poteva causarle un fatale shock anafilattico. Infatti, il cibo, l'acqua, gli odori dei vestiti e delle persone, l'uso del telefono, tutto ciò che creava un campo magnetico le sviluppava strane forme di allergia e vistose mancanze d'aria.
Impercettibile fuga di gas
Pilar e Jeff sono stati inconsapevolmente intossicati da una minuscola fuga di gas metano proveniente da una vecchia e corrosa tubatura che passava proprio sotto il loro letto. Con il trascorrere del tempo quei sottili vapori emanati dalla sostanza hanno praticamente invaso il cervello di entrambi.
E mentre Jeff se l'è cavata con uno spauracchio, Pilar ha dovuto lottare contro la morte a causa della totale mancanza di ossigeno nell'intero corpo.
Viva per miracolo
La sorte della Olave sembrava segnata. Debole e in convalescenza doveva passare più tempo a casa, e quindi costretta a respirare altro gas, finché la perdita è stata individuata e sanata.
Tuttavia, gli organi vitali erano quasi compromessi. A tal proposito, una lunga serie di sessioni di camera iperbarica la hanno aiutata a rimettersi in piedi, a parlare e a rafforzare il sistema immunitario.
Oggi, dopo qualche tempo senza poter vedere neanche suo marito, sta reagendo positivamente. Fortunatamente inizia a ricevere alcune visite, ma è ancora sotto stretta vigilanza medica.