L'Europa non ha più pace. Lo Stato Islamico continua a seminare paura e morte. La strage di Manchester è solo l'ultimo attacco terroristico ad opera di persone legate al califfato messo in piedi da Abu Bakr al-Baghdadi. Trascorsi alcuni giorni dall'attentato in cui hanno perso la vita 22 persone, le notizie non sono più frammentarie. Oltretutto, la fuga di notizie è stata mal digerita dal governo britannico, dopo che la stampa americana ha pubblicato alcune foto segrete riguardanti l'ordigno utilizzato per la strage. Dalle indagini dei servizi segreti, inoltre, si è scoperto che lo stesso esplosivo è stato usato anche in altri attacchi compiuti in territorio europeo.

La fuga di notizie

Infuria la polemica tra Gran Bretagna e Stati Uniti d'America. Alcune note testate giornalistiche americane hanno infatti pubblicato alcuni particolari considerati 'riservati' dai servizi segreti britannici. I dettagli sono relativi all'uso degli esplosivi ed alle foto dell'ordigno, piazzato proprio all'uscita della Manchester Arena dove si era esibita Ariana Grande. L'esplosivo usato dal ventiduenne di origine libica Salman Abedi alla Arena di Manchester sarebbe lo stesso usato in altre città europee. Si tratta del perossido di acetone utillizzato anche nelle stragi di Parigi nel 2015 e di Bruxelles nel 2016. Questa è l'ipotesi degli investigatori e, in particolare, dei servizi segreti.

In base alle indagini ci sarebbe la collaborazione di una o più persone specializzate nel preparare questo particolare esplosivo. Soggetti che potrebbero vivere anche al di fuori dell'Europa. In merito, il governo britannico chiederà spiegazioni a Washington, Donald Trump dovrà rendere conto a Theresa May circa la pubblicazione, da parte di importanti organi di stampa statunitensi, di materiale riservato che rientrava nel contesto delle indagini degli 007.

Proseguono gli arresti

Intanto in Gran Bretagna proseguono gli arresti. La zona di Manchester è tenuta sotto strettissimo controllo, le perquisizioni e i blitz fino ad ora effettuati hanno portato ad ottimi risultati. Sono, infatti, decine le persone ritenute complici del killer della Manchester Arena e, pertanto, finite in manette.

Molti amici di Salman Abedi avrebbero segnalato le sue intenzioni, motivo per cui sarebbe stato monitorato dalle forze di polizia. Ma anche in questo frangente infuria una nuova polemica. La stampa inglese ha infatti accusato i servizi segreti di Sua Maestà di aver sottovalutato in pericolo. Sarebbero almeno cinque, secondo il Daily Telegraph, le occasioni di arresto che Salman Abedì aveva fornito alle forze di polizia. Gli fa eco il Times: "La sicurezza del Regno Unito era stata avvertita".