Gli attacchi sulla città di Baghdad sono avvenuti in un periodo in cui le forze militari irachene stanno lottando strenuamente per completare l'avanzata a Mosul, città-fortezza dell'Isis. L'obiettivo delle recenti operazioni militari dei soldati iracheni e della polizia, è quello di riconquistare i tre quartieri a nord della città vecchia di Mosul: Al-Shifaa, Al-Saha, Al-Zinjili e la Grande Moschea di Al Nuri, dal cui pulpito nel giugno del 2014 Abu Bakr Al Baghdadi annunciò la nascita del Califfato, eleggendo Mosul a capitale irachena dello Stato Islamico.

L'analista iracheno Ali Hadi Al-Musawi, ad Al Jazeera ha dichiarato: "gli attacchi come questo dimostrano la disperazione dell'Isis [...] sono completamente distrutti nel campo di battaglia [...] e devono ricorrere ad attaccare bersagli semplici in una gelateria per mantenere una sorta di malvagia importanza". Il governo dell'Iraq, di recente, ha cambiato strategia: infatti il 26 maggio, i caccia dell'esercito locale hanno lanciato dei volantini nella parte assediata della città, chiedendo ai civili di abbandonare le loro case. Probabilmente l'offensiva finale si sta avvicinando, anche se l’avanzata dei militari iracheni procede molto lentamente (circa 100 metri di territorio conquistati al giorno).

Prima esplosione

Il primo attentato è avvenuto poco dopo la mezzanotte di lunedì 29 maggio, in una gelateria nel quartiere di Karrada, colpendo tutti i cittadini che in quel momento si trovavano nel locale dopo il digiuno diurno. Durante il Ramadan, infatti, si usa mangiare fuori per prepararsi per il digiuno del giorno successivo.

Un'autobomba parcheggiata all'esterno è stata fatta esplodere, uccidendo 16 persone e ferendone almeno 75, compresi molti bambini.

Hayder al-Khoei, esperto di questioni mediorientali, alla redazione di Al Jazeera ha dichiarato: "l'Isis vuole che gli iracheni temano di andare fuori e vogliono dimostrare che sono ancora presenti e in grado di attaccare il cuore della capitale irachena, anche se vengono sconfitti sul campo di battaglia".

Inoltre il Califfato ritiene che i membri della maggioranza islamica sciita siano eretici, e per questo motivo cercano in tutti i modi di eliminarli.

Seconda esplosione

Il secondo attentato si è verificato nel corso della mattinata, colpendo l'area del ponte Al-Shahada, nei pressi dell'ufficio pensioni, a pochi passi dalla famosa strada Al-Mutanabbi, conosciuta tradizionalmente per essere la zona dedicata alle librerie ed ai caffè letterari di Baghdad. La via prende il nome da un poeta del X secolo, Abou-Tayyib Al Mutanabbi, e nel tempo è divenuta una vera e propria biblioteca a cielo aperto. Questa seconda esplosione ha ucciso 11 persone e ne ha ferite 41.