Domani ci sarà il ballottaggio per scegliere il nuovo presidente in Francia. Nel democratico silenzio elettorale si alza la macabra voce dell'Isis: "Uccidete Macron e Le Pen". Il megafono della nera voce del terrore è il Rumiyah, la rivista ufficiale dello Stato Islamico, che riporta la chiamata all'azione dei terroristi. I tagliatori di teste esortano i loro seguaci in Francia a scegliere uno dei candidati e ammazzarlo, a sterminare il personale ai seggi e a dare tutto alle fiamme. "È il vostro dovere di musulmani" rimarca l'Isis nel suo appello di morte.
I destinatari dell'invito alla violenza sono i cosiddetti lupi solitari, persone che agiscono in proprio senza un'effettivo appoggio dello Stato Islamico nell'organizzazione del'attentato. Uomini come Karim Cheurfi, che due settimane fa, a tre giorni dalla prima tornata elettorale, ha sparato a Xavier Jugelé, il poliziotto ucciso sugli Champs Elysées.
Massima allerta
Ma la Francia non si fa trovare impreparata, anticipando l'ordine dell'Isis. Per domani è prevista l'allerta massima in tutti i seggi e per le strade, con un imponente dispiegamento di forze. Un piano di difesa ribadito ieri dal ministero dell'Interno per bocca di Pierre-Henry Brandet, che ha spiegato come sono previsti "più di 50mila uomini" - tra polizia e gendarmeria- che andranno a sommarsi ai militari e agli agenti municipali.
Le forze di sicurezza verranno posizionate sia vicino ai seggi durante le operazioni di voto sia per le strade, con particolare attenzione dal momento in cui verrà reso noto il risultato elettorale e inizieranno i festeggiamenti per il vincitore.
Intanto ieri in Normandia è stato arrestato un uomo. Si tratta di un ex soldato radicalizzato, fermato nei pressi della base militare di Evreux.
In macchina la polizia ha trovato una bandiera dello Stato Islamico e una chiavetta Usb contenente la rivendicazione dell'attentato. Poco lontano gli agenti hanno rinvenuto un fucile a pompa, due pistole e munizioni che l'uomo aveva nascosto e che avrebbe usato per compiere una strage.
Le elezioni
Il pericolo attentati inciderà sicuramente sull'astensionismo di domani.
Già prima dell'appello dell'Isis i sondaggi prevedevano che un francese su quattro non andrà a votare, un record negativo per la Francia. Un distacco dalla politica che il prossimo presidente dovrà provare a colmare. Gli ultimi dati danno Macron vincitore con il 62% dei voti contro il 38% della Le Pen, penalizzata anche dai toni violenti usati nell'ultimo confronto televisivo con lo sfidante.