Da molti anni percepiva l'indennità di invalidità dall'INPS dato che risultava invalido per un presunto status di cieco assoluto, ma nonostante questo girava senza grossi problemi con diversi motocicli, partecipando anche al Vespa Day tenutosi a Mantova nel corso del 2014. Negli ultimi quindici anni però, ogni mese percepiva dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, un pensione di inabilità insieme all'indennità di accompagnamento per il status. Per questo un uomo di 34 anni, di origine mantovane, di cui non sono state rese note le generalità, ha patteggiato un pena di due anni di reclusione, oltre ad una sanzione amministrativa di 600 euro.

Oltre a questo, i militari della Guardia di Finanza gli hanno sequestrato ben tre veicoli per una presunta truffa aggravata ai danni dello Stato, dopo aver incassato senza averne diritto, a questo punto, una somma che si aggira intorno ai 200.000 euro in periodo di tempo che scorre tra il 2001 e il 2016.

Le indagini sul falso cieco

L'indagine, portata avanti dal nucleo operativo della Guardia di Finanza di Mantova, ha scoperto che il presunto cieco, nella vita reale non aveva nessun tipo di limitazione visiva, tanto da esser in grado di svolgere le normali attività della vita quotidiana senza alcuna limitazione motoria o fisica, come dimostrano anche i filmati girati dai militari delle Fiamme Gialle durante i periodi di accertamento ed indagine a carico dell'uomo.

In particolare, gli accertamenti delle forze dell'ordine hanno appurato che l'indagato ha partecipato anche al "Vespa Day" che si è svolto a Mantova nell'estate del 2014, quando ormai il presunto cieco percepiva l'invalidità per i difetti visivi, da più di due lustri.

Da questo particolare, si può vedere dalle immagini girate a quel tempo, che il trentaquattrenne, "falso cieco" come dimostrato, si è recato alla manifestazione in piena autonomia a bordo di una vespa da lui guidata senza problemi, per poi partecipare in una fase successiva del Vespa Day ad un carosello di moto, partito da piazza Sordello, per le vie della città lombarda, insieme a tante altre vespe, sempre in sella al suo mezzo guidato senza problemi.

Questi episodi tornano ad accendere i riflettori sui problemi e delle truffe derivate dai falsi invalidi che incassano laute pensioni di invalidità senza averne diritto a discapito di chi magari non riesce ad ottenerle, pur avendone tutti i diritti, magari per qualche inghippo burocratico di qualche commissione medica troppo solerte a concedere gradi d'invalidità a chi poi nella realtà non lo merita davvero.