Gli effetti del sistema previdenziale contributivo continuano a far aumentare il loro peso sulle Pensioni degli italiani. Si lavoro per più anni, visto che la legge Fornero ha aumentato l'età pensionabile e introdotto penalizzazioni pesante sulle pensioni anticipate, ma gli assegni previdenziali sono più ricchi. Questo è in estrema sintesi e al di là dei numeri quello che dicono i nuovi dati dell'Inps sul monitoraggio dei flussi di pensionamento relativi ai primi tre mesi del 2017 diffusi ieri mentre si resta in attesa dell'attuazione completa della prima fase di riforma pensioni: dai decreti attuativi che attivino i benefici previsti per i lavoratori precoci (la Quota 41 ma non per tutti) all'Anticipo pensionistico volontario, con il quale potrebbero uscire dal lavoro circa 35.000 persone, secondo le previsioni del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.
E' stato già firmato dal premier Paolo Gentiloni, invece, il decreto attuativo dell'Ape social riservato ai "soggetti più deboli".
Pensioni, nuovi dati diffusi dall'Inps
Ecco quali sono i dati diffusi ieri dall'Istituto nazionale per la previdenza sociale presieduto da Tito Boeri. Nel primo trimestre 2017 l'Istituto ha erogato 121.095 assegni pensionistici con un importo medio di 1.042 euro. Si segnala una crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Un importo medio di 942 euro e 95.381 assegni liquidati il dato rilevato, infatti, nel primi tre mesi del 2016. L'importo medio delle pensioni erogate nei primi tre mesi di quest'anno varia da 223 euro per i 7.683 lavoratori parasubordinati a 1.307 euro per i 69.044 lavoratori dipendenti.
Nel complesso delle gestioni previdenziali, gli assegni erogati in tutto il 2016 sono state 469.674, l'importo medio: 979 euro. Di queste 469.674, sono 47.975 le pensioni di invalidità; 183.583 gli assegni per i superstiti; 118.084 le pensioni anticipate d'anzianità; 120.032 le pensioni di vecchiaia.
Attesi ancora i decreti Ape e Quota 41
Questi i nuovi dati dell'Inps, nel frattempo di spesa previdenziale parla il vice ministro dell'Economia e delle Finanze Enrico Morando. "La spesa per le pensioni - ha sottolineato replicando ieri nell'Aula del Senato in occasione dell'esame delle risoluzioni sul Def - ha un trend ancora molto forte.
E' del tutto evidente - secondo l'esponente del governo - che la dinamica ancora molto forte derivante dagli andamenti demografici più che compensa - ha sottolineato Morando nel suo intervento a Palazzo Madama - l'andamento soddisfacente della riduzione di spesa in atto nelle amministrazioni centrali".