È una minaccia di guerra nucleare in piena regola. Il dittatore nordcoreano Kim Jong-un, attraverso la sua agenzia di stampa ufficiale, ha mandato un avvertimento agli Stati Uniti: il lancio del nuovo missile Hwasong-12 può trasportare una testata nucleare. Considerato inizialmente il vettore a più lungo raggio testato finora dai nordcoreani, è caduto nel mar del Giappone a circa 489 miglia di distanza, e dopo aver raggiunto un’altitudine di 1312 chilometri.
Missile caduto tra Corea del Sud e Giappone
Il nuovo missile balistico di Kim Jong-un - il quale ha assistito al lancio - è stato deliberatamente lanciato ad un'altezza piuttosto sostenuta, affinché non terminasse la sua corsa troppo vicino al Giappone e alla Corea del Sud: lo ha dichiarato l'agenzia di stampa del dittatore.
Il test è stato condotto per verificare: "le specifiche tattiche e tecnologiche del nuovo razzo balistico, capace di trasportare una grande testata nucleare".
I dati del lancio comunicati dalla Corea del Nord hanno trovato corrispondenza con quelli analizzati dai militari giapponesi e sudcoreani dopo l'esplosione del vettore. Kim Jong-un ha annunciato che la "DPRK è una potenza nucleare – ha riportato l'agenzia di stampa – sia che qualcuno lo riconosca o no". È stato deliberatamente usato l’acronimo ufficiale della Corea del Nord (Repubblica Democratica Popolare di Corea) per dare maggiore enfasi alla minaccia nucleare.
Secondo David Wright, uno dei responsabili del Global Security Program, se il missile fosse caduto su una traiettoria standard, avrebbe raggiunto un raggio massimo di 2.800 miglia.
Il razzo può essere definito di raggio intermedio e, per questo motivo, sarebbe in grado di colpire le basi militari americane nel Pacifico, incluse quelle di Guam.
La minaccia e le reazioni degli alleati
Gli Stati Uniti sono al centro delle minacce di Kim Jong-un. Il dittatore ha ricordato che, qualora osassero provocare la Corea del Nord, non avrebbero alcuno scampo dal "più grande disastro della storia", perché le sue attività nella regione continentale e del Pacifico "sono nel raggio delle incursioni aeree della DPRK".
Il leader asiatico non ha mai nominato direttamente il presidente Trump, ma ha lasciato trasparire chiaramente il suo astio verso l'attuale inquilino della Casa Bianca, quando ha affermato che: "Le vigliacche fanfaronate di stile americano, militarmente sovrastano solo paesi e nazioni deboli che non hanno potenza atomica, ma non possono mai funzionare con la DPRK, e perciò per noi sono soltanto ridicole.
Se gli Stati Uniti osano optare per una provocazione militare contro la DPRK, noi siamo pronti ad affrontarli". La reazione di Donald Trump è stata un mix di rabbia e preoccupazione, così come quella del neo-presidente sudcoreano Moon Jae-in, e del primo ministro giapponese Shinzo Abe.
Le dichiarazioni degli esperti sul test missilistico di Kim Jong-un
Nonostante le minacce avanzate dalla Corea del Nord di sviluppare armi nucleari capaci di attaccare gli Stati Uniti, e le provocazioni legate agli ultimi test missilistici effettuati, Kim Jong-un non è ancora riuscito a costruire missili a lungo-raggio, in grado di attraversare il Pacifico. Gli esperti del settore dichiarano che il Paese asiatico potrebbe impiegare ancora degli anni prima di sviluppare le tecnologie necessarie a costruire un vero e proprio missile balistico intercontinentale, capace di minacciare seriamente l’area del Pacifico.
Il dittatore nordcoreano, durante il discorso di Capodanno, aveva annunciato al mondo intero che il suo paese aveva raggiunto la "fase finale" del suo primo test ICBM. Il nuovo missile "potrebbe rappresentare un sostanziale avanzamento nello sviluppo di un ICBM", ha avvertito in un post su "38North" John Schilling, un esperto balistico americano. "Questo missile potrebbe permettere alla Corea del Nord di condurre almeno alcuni dei test necessari per sviluppare un ICBM operativo senza veramente lanciarlo, soprattutto se include gli stessi motori a razzo del vettore lanciato ieri".
In diverse risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è stato espressamente vietato lo sviluppo e il ricorso a test di missili balistici.