"L'Italia rinnova con forza il proprio sostegno a favore di un processo di dialogo e riconciliazione inclusivo". Lo ha detto Angelino alfano, ministro degli Affari esteri durante la sua missione a Tripoli, sabato scorso. Un "processo" ritenuto l'unico percorso possibile per arrivare alla stabilizzazione e al consolidamento istituzionale della libia. Alfano ha avuto modo di colloquiare a lungo con Mohamed Siyala, collega libico. Presente anche Giuseppe Perrone, ambasciatore italiano in terra libica.
Fino agli anni Cinquanta uno dei Paesi più poveri
La Libia, situata nella parte centrale del Nordafrica, si affaccia sul Mediterraneo. E' il quarto paese del continente africano per superficie, il diciassettesimo al mondo. Confina con Tunisia, Algeria, Niger, Ciad, Sudan ed Egitto. La Libia è parte dell'Onu, della Lega araba, dell'Opec e dell'Unione africana. Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso era uno dei Paesi più poveri al mondo, situazione mutata dopo lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio. L'odierna Libia era abitata nell'antichità da popolazioni antenate dei berberi odierni, impegnate nell'allevamento di bovini e nella coltivazione di cereali. Dagli anni Settanta ha avuto notevole impulso l'edilizia, con la realizzazione di interi quartieri alla periferia delle città più grandi.