Era stato trovato ieri mattina accovacciato in stato semiconfusionale in un fossato Valerio Andreucci, 23 anni, collaboratore di Olindo Pinciaroli, il veterinario di 54 anni accoltellato poco prima a bordo della sua ambulanza veterinaria. Il furgone era fermo a 100 metri di distanza da Andreucci, lungo la strada tra osimo e Polverigi, in provincia di Ancona.

Agli inquirenti Andreucci aveva farfugliato di una tentata rapina da parte di quattro malviventi, ma si è contraddetto durante l'interrogatorio che si è svolto per tutta la notte nella caserma dei carabinieri di Osimo, finché alle 5 di mattina il pm Marco Pucilli ha disposto il fermo.

L'indagato che, però, non ha confessato l'omicidio è stato trasferito nel carcere di Montacuto.

Uno strano omicidio

Pinciaroli, veterinario ma anche proprietario ed allevatore di cavalli, era un professionista stimato e molto noto nella zona, nei maneggi delle Marche, ma anche negli ambienti del palii, a cominciare da quello di Siena in quanto proprietario del cavallo Pasteur partecipante alla giostra. Girava a bordo della sua ambulanza veterinaria nelle Marche, partendo dal suo studio a Macerata o dalla scuderia a Morrovalle (in provincia di Macerata), e collaborava con alcuni ambulatori per animali.

E proprio ieri a bordo dell'ambulanza veterinaria, era partito con il suo assistente, Valerio Andreucci, ascolano di 23 anni.

Erano diretti a Polverigi per prestare soccorso in un maneggio. Proprio lungo la Chiaravallese, strada che collega Osimo a Polverigi, è stato trovato a bordo dell'ambulanza il suo corpo senza vita colpito da diverse coltellate che l'hanno raggiunto all'emitorace, all'addome, al collo. Quella letale pare sia stata inferta alla gola.

Sarà l'autopsia a stabilirlo.

Ad attivare i soccorsi era stato proprio il collaboratore, poi fuggito nei campi e trovato a qualche metro di distanza, accovacciato in un fossato in stato semiconfusionale, con ferite alle mani e a una gamba. Andreucci ha fatto due telefonate alla madre e ad un amico, quindi ai carabinieri. I militari hanno anche trovato l'arma del delitto tra i rovi a 150 metri circa dall'ambulanza: è un grosso coltello da cucina con l'impugnatura di metallo, ed era ancora sporco di sangue.

Sarebbe l'arma con cui il presunto omicida avrebbe colpito ieri mattina il veterinario. Sarà sottoposta ad accertamenti per ricercare le impronte.

Andreucci ha raccontato agli inquirenti di un'aggressione da parte di quattro fantomatici malviventi che volevano rapinarli e di aver tentato di difendere il veterinario. Interrogato in caserma a Osimo si è più volte contraddetto, pur non confessando. Il pm alle 5 del mattino ha convalidato il fermo per gravi e concordanti indizi di colpevolezza. Al momento il reato ipotizzato è di omicidio volontario senza premeditazione.

Difficile per ora rintracciare un movente, a meno che non si debba pensare a un lite degenerata: finora non sono emersi contrasti tra Pinciaroli e il suo collaboratore.

Il veterinario che abitava a Montelupone, in provincia di Macerata, lascia la moglie Patrizia Pasutto, dentista, e la figlia di 4 anni.

Cosa sappiamo di Valerio Andreucci

Ascolano, il giovane assistente di Pinciaroli, viveva con la madre e la sorella. Appassionato fin da piccolo di equitazione, aveva partecipato a varie gare, alcune vinte come fantino al concorso ippico internazionale "Piazza di Siena", e a giostre tra cui la Quintana di Ascoli. Con Pinciaroli prestava assistenza veterinaria in varie giostre d'Italia.

Nel 2015 è incappato in un guaio giudiziario: il tentato furto in un cimitero e l'accusa di ricettazione in concorso con un 23 enne romeno per cui c'è un processo in corso.