Negli ultimi anni si sono moltiplicati i casi di violenza sulle donne, violenze sessuali ed addirittura di femminicidio. L’ultimo caso di violenza sessuale arriva da Padova, dove un ventenne magrebino è stato arrestato con l'accusa di aver aggredito e violentato una ragazza di 23 anni, entrando di soppiatto in casa sua da una finestra. La vittima al termine della violenza subita, ha chiamato in lacrime il 113 denunciando l’accaduto.

L’aggressore conosceva la vittima

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, l’aggressore conosceva la vittima di vista in virtù del fatto che talvolta era stato ospitato da alcuni magrebini che vivono nell'appartamento adiacente a quello della ragazza, nel quartiere di Voltabarozzo di Padova.

La notte dell’aggressione il malvivente avrebbe cominciato a bussare alla finestra della ragazza sempre più insistentemente, fino a svegliarla. La giovane ha così aperto la finestra, permettendo allo straniero di entrare in casa e picchiarla. Dopo la prima violenza usatale l'avrebbe chiusa in una stanza per abusare di lei.Trasportata in ospedale la 23enne è stata medicata. Gli agenti si sono subito messi sulle tracce dell'aggressore, rintracciandolo alcune ore più tardi, grazie della descrizione della vittima, mentre attendeva l’autobus ad una fermata. L’uomo è stato dunque raggiunto e fermato dalla polizia per violenza sessuale.

Il 20enne tunisino, di cui non c'era traccia nelle banche dati delle forze dell'ordine, in quanto nei precedenti controlli si era sempre finto un minorenne, sarebbe invece risultato maggiorenne a seguito di accurate ricerche.

Probabilmente la sua presenza irregolare in Italia lo avrebbe spinto a mentire. Al momento si trova nel carcere di Padova.

Un caso che farà discutere

Un caso, questo, che nonostante sia in realtà solo parte di un problema ben più grande, sembra desinato a far parlare di sé soprattutto dopo le parole di Deborah Serracchiani che, parlando delle violenze sessuali, le descriveva come socialmente e moralmente ancora più inaccettabili se commesse da chi chiede accoglienza al nostro Paese.

A volte il non voler cedere agli stereotipi, che siano razziali, territoriali e di qualsiasi altro tipo, induce le vittime ad abbassare eccessivamente la guardia ed a ritrovarsi in situazioni a dir poco orribili. Gli stereotipi vanno sicuramente combattuti, ma questo non dovrebbe mai compromettere la propria sicurezza personale. I malviventi esistono a prescindere dal colore della pelle, della nazionalità e dell’età. Attenzione e prudenza.