Panchine che sembrano bare, specialmente quelle dotate di fioriere. Arredi urbani scelti nell'ambito di un progetto di risistemazione di piazza di Città, il salotto buono di Ivrea in pieno centro storico che ospita anche la sede del Municipio e quella della polizia locale. Un intervento voluto dall'amministrazione comunale, costato 50 mila euro, soprattutto per scoraggiare il parcheggio selvaggio. Ma il nuovo arredo urbano è al centro delle polemiche come del sarcasmo perché 'sinistramente' somigliante a delle bare, al punto che qualcuno, tra goliardata e contestazione, ha disegnato con il gesso bianco una croce sopra alcune di esse.

Sarcasmo, critiche e scongiuri per le panchine che sembrano bare

Sui social, a cominciare dalla pagina Facebook 'sei di Ivrea se', si sta scatenando il sarcasmo verso quelle massicce sedute a forma di parallelepipedo, ma c'è anche chi fa gli scongiuri. I pesantissimi arredi in calcestruzzo, scelti dall'amministrazione comunale di Ivrea in sostituzione delle tradizionali panchine di legno che venivano spostate facilmente per fare posto alle auto, stanno suscitando reazioni goliardiche ma anche critiche aspre da parte dei cittadini che accusano l'amministrazione di aver buttato via soldi con l'unico risultato di aver deturpato una piazza.

Perché, secondo i cittadini e la stampa locale, le auto continuano a parcheggiare tra le panchine, in una piazza che è tra l'altro sede del comando dei vigili e dove già c'è un divieto di sosta.

Cartelli di dissenso: qui giace il buon gusto

Le dieci panchine, alcune con fioriera, altre dotate di schienale, vanno a ultimare il restyling della piazza e si vanno ad aggiungere alle 20 già posizionate l'anno scorso, per un costo complessivo pari a 50 mila euro. Una spesa che per i cittadini sembra eccessiva e immotivata, avendo in questo modo trasformato la piazza in un 'cimitero' con panchine dall'aspetto funereo e deprimente su cui nessuno vuole mettersi a sedere sembrando casse da morto.

E qualcuno goliardicamente ci ha disegnato sopra una croce col gessetto bianco confermando il dissenso già espresso un anno fa quando sulla piazza erano comparsi cartelli quali 'qui giace il buon gusto', scritte ora riproposte anche su Facebook. Per l'assessore di riferimento, Giovanna Codato, da quando sono state installate le sedute hanno accolto sempre cittadini e il nuovo design, alla prova dei fatti piace ed è funzionale perché la piazza non è un parcheggio.

Ma qualcuno sui social si chiede se il cimitero non sia stato spostato in piazza di Città; c'è chi invita ad accendere qualche cero o un lumicino votivo. Qualcuno considera quelle panchine la prova dell'aria di morte che si respira ad Ivrea. E c'è chi si ripromette di scrivere a Vittorio Sgarbi. C'è chi commenta che gli arredi del cimitero sono migliori; oppure chi invita a completare le panchine con crisantemi e targhetta con i nomi degli assessori cittadini.

Il precedente a Treviso

Un analogo caso c'è stato nel 2015 a Treviso dove sono state collocate panchine simili a casse da morto, anche lì in una centralissima piazza cittadina. In quel caso si è scatenata l'ironia persino di un consigliere regionale, il leghista Riccardo Barbisan, che per criticare la scelta dell'amministrazione ha postato sul proprio profilo Facebook una foto in cui inginocchiato e con il capo coperto piange davanti a una panchina-bara. Che le città siano sempre più, in tutti i sensi, 'cimiteri' per i cittadini?